
L’indice si è attestato a +7 per le grandi imprese manifatturiere, rispetto ai +8 punti del precedente sondaggio pubblicato a inizio ottobre. Gli economisti avevano previsto +6 punti
La fiducia delle grandi imprese manifatturiere giapponesi è scesa per il quarto trimestre consecutivo, secondo il barometro Tankan pubblicato dalla Banca del Giappone (BoJ), anche se è stata superiore alle previsioni degli economisti.
L’indice si è attestato a +7 per le grandi imprese manifatturiere, rispetto ai +8 punti del precedente sondaggio pubblicato a inizio ottobre. Gli economisti avevano previsto +6 punti.
“La debolezza della domanda all’estero, in particolare in Cina, la cui economia è stata colpita dalla politica “zero Covid”, ha rappresentato un vento contrario per i produttori”, ha dichiarato Saisuke Sakai di Mizuho Research & Technologies.
La fiducia delle grandi aziende giapponesi nei servizi, tuttavia, è aumentata ancora, passando a +19 punti dai +14 del trimestre precedente. La campagna del governo per finanziare sconti sui soggiorni turistici interni per i suoi residenti, così come la completa riapertura delle frontiere i turisti stranieri, ha portato a una ripresa della domanda di servizi, secondo Sakai.
L’indice Tankan per tutti i settori e tutte le dimensioni delle aziende è salito a +6 punti, da +3 punti precedenti. “L’economia giapponese non è complessivamente in cattive condizioni, ma la prospettiva di una recessione economica globale potrebbe pesare sulle aziende giapponesi”, ha avvertito Shinke Yoshiki dell’istituto di ricerca Dai-Ichi Life.
I vari indici Tankan trimestrali (ce n’è uno per ogni principale categoria di aziende) misurano la differenza tra la percentuale di aziende che ritengono che la situazione economica attuale sia favorevole e quelle che ritengono il contrario. Un livello positivo significa che le opinioni ottimistiche sono la maggioranza.
Nell’ultima indagine Tankan, condotta da metà novembre a metà dicembre, la BoJ ha intervistato più di 9.200 aziende di ogni dimensione e settore.