
Secondo gli analisti di JP Morgan i dati della trimestrale sono deludenti “perchè le attese erano aumentate nelle ultime settimane”
H&M ha reso noto di avere chiuso il trimestre a novembre, l’ultimo del suo esercizio 2022, con un aumento del fatturato del 10% a 62,5 miliardi di corone svedesi (circa 5,7 miliardi di euro) dai 56,8 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. In valuta locale i ricavi sono invariati.
Il dato è leggermente superiore alle stime medie del mercato, pari a 62,17 miliardi, ma gli operatori rilevano che ultimamente alcuni analisti avevano alzato le loro attese. L’esercizio nel suo insieme si è chiuso con ricavi per 223,6 miliardi di corone, in crescita del 12%. In valute locali l’incremento è del 6%.
H&M sottolinea che escludendo Russia e Bielorussia (nella foto) – dove il gruppo ha chiuso i punti vendita nel corso del quarto trimestre, svendendo la merce – l’aumento delle vendite per il trimestre risulta dell’11% e per l’esercizio del 15%. Inoltre durante il trimestre tra i 25 e 50 negozi sono stati chiusi in Cina per le restrizioni legate al Covid-19.
I dati “costituiscono un aggiornamento un po’ deludente perché le attese erano aumentate nelle ultime settimane sulla scia di dati di mercato leggermente migliori dalla Germania e dalla Svezia”, commentano gli analisti di Jp Morgan.
Gli esperti di Jefferies rilevano che finché non saranno resi noti per intero i conti annuali, il 27 gennaio, non si sapranno gli utili, ovvero “in che modo le pressioni sui margini lordi e l’accelerazione delle spese operative legate all’inflazione hanno contribuito a pesare sui profitti”.
Nel settore dell’abbigliamento, in effetti, l’attenzione è attualmente rivolta principalmente all’inflazione e alle sue conseguenze sul comportamento di acquisto dei clienti.
Inoltre, gli alti costi di approvvigionamento comprimono i margini di profitto se non possono essere pienamente riflessi nei prezzi di vendita. Questo è uno dei motivi per cui H&M ha presentato in autunno un programma di riduzione dei costi, che include la riduzione del personale, con l’obiettivo di risparmiare 2 miliardi di corone svedesi l’anno.
Gli analisti fanno notare anche che H&M fatica a tenere il passo con la rivale Zara, numero uno mondiale del settore. Ieri Inditex, il gruppo spagnolo che controlla Zara, ha annunciato un aumento del profitti del 19% nei nove mesi, ma con un rallentamento delle vendite nell’ultimo trimestre di riflesso alla minore fiducia dei consumatori.
Il titolo H&M cede il 36% da inizio anno, contro il -12,8% dell’indice di riferimento della Borsa di Stoccolma e il -11,7% di Inditex (oggi -1% alla Borsa di Madrid).