La pensione integrativa è una sorta di rete di sicurezza finanziaria che consente di risparmiare del denaro extra da utilizzare all’età della pensione
Quando si tratta di pianificare il proprio futuro, la pensione statale potrebbe non essere sufficiente a garantire il mantenimento dello stile di vita desiderato. Per questo motivo c’è chi sceglie di affidarsi a una pensione integrativa.
La pensione integrativa è una sorta di rete di sicurezza finanziaria che consente di risparmiare del denaro extra da utilizzare all’età della pensione o, in alcuni casi e a determinate condizioni, quando si ha bisogno di denaro immediato.
Chi opta per questo strumento, versa in modo continuativo dei contributi e, al raggiungimento dell’età pensionabile, ottiene un’entrata aggiuntiva di valore variabile, la quale andrà a sommarsi a quella della pensione riconosciuta dallo stato. Il denaro ottenuto, proprio come quello della pensione pubblica, può essere utilizzato per qualsiasi scopo, dalle vacanze alle spese mediche, ma trattandosi di una vera e propria forma di investimento, è molto importante scegliere con attenzione a chi affidare il proprio futuro.
Prima di aderire a una pensione integrativa, è possibile utilizzare un simulatore online per il calcolo della pensione per valutare se sia realmente necessario; fatto questo, si dovrà scegliere tra le diverse opzioni quella più adatta alle proprie esigenze.
Quali tipologie di pensioni complementari esistono
A seconda della situazione personale e del livello di risparmio, si può optare per un fondo pensione chiuso o aperto o per un PIP. Ognuno presenta caratteristiche proprie, in particolare per quanto riguarda la possibilità di accesso.
Vediamo quali sono le caratteristiche e le differenze.
- Fondi pensione chiusi
Questo tipo di fondo pensione non è aperto a tutti, in quanto viene istituito, sulla base di specifici accordi tra organizzazioni imprenditoriali e sindacati, da fondazioni oppure Associazioni di categoria.
In particolare, a un fondo di questo tipo possono aderire i dipendenti pubblici, quelli privati con contratto a tempo indeterminato o determinato, i soci delle cooperative.
Nel momento in cui avviene un cambiamento in ambito lavorativo e il soggetto non può più partecipare al fondo pensionistico chiuso, può decidere se ottenere subito la somma che gli spetta, con una ritenuta fiscale pari al 23% del totale, lasciare il versamento dove si trova fino alla pensione, sostenendo esclusivamente i costi di gestione del fondo senza dover effettuare altri versamenti, oppure trasferire la somma su un’altra pensione integrativa.
- Fondo pensione aperto
Il fondo pensione aperto è una pensione integrativa che può essere istituita, a seconda dei casi, da compagnie assicurative, banche, SGR, ossia società di gestione del risparmio, oppure SIM, le società di intermediazione mobiliare.
Diversamente da quelli chiusi, i fondi aperti sono accessibili a tutti, indipendentemente dal tipo di lavoro svolto e anche in assenza di un contratto di lavoro. Questo significa che non solo i lavoratori dipendenti possono aderirvi, ma anche i liberi professionisti, i disoccupati, le casalinghe, gli studenti e chiunque altro desidera tutelare il proprio futuro attraverso una pensione integrativa.
Il piano individuale pensionistico
La terza forma di pensione integrativa a cui è possibile accedere è il cosiddetto PIP, ossia il Piano individuale Pensionistico, il quale si presenta come una forma di assicurazione sulla vita che, anziché prevedere il rilascio di una somma di denaro ai beneficiari dopo la morte del sottoscrivente, consente di ottenere un reddito aggiuntivo a partire dall’età pensionabile.
Anche in questo caso, chiunque può aderirvi, indipendentemente dalla situazione lavorativa; in alcuni casi, è anche possibile aprire un PIP per una persona a carico.
Come funziona la pensione integrativa
Le forme di pensione integrativa sono disciplinate dal decreto legge 5 dicembre 2005 n. 252, il quale stabilisce le modalità di funzionamento e di tutela per i soggetti che effettuano questo tipo di investimento.
Chi aderisce a un fondo pensione o a un PIP, deve versare regolarmente delle somme, stabilite in sede contrattuale, fino al raggiungimento dell’età pensionabile.
I soldi versati vengono utilizzati dai gestori dei fondi o dei piani per effettuare degli investimenti.
- Che cos’è la pensione integrativa e come funziona
Quando si tratta di pianificare il proprio futuro, la pensione statale potrebbe non essere sufficiente a garantire il mantenimento dello stile di vita desiderato. Per questo motivo c’è chi sceglie di affidarsi a una pensione integrativa.
La pensione integrativa è una sorta di rete di sicurezza finanziaria che consente di risparmiare del denaro extra da utilizzare all’età della pensione o, in alcuni casi e a determinate condizioni, quando si ha bisogno di denaro immediato.
Chi opta per questo strumento, versa in modo continuativo dei contributi e, al raggiungimento dell’età pensionabile, ottiene un’entrata aggiuntiva di valore variabile, la quale andrà a sommarsi a quella della pensione riconosciuta dallo stato. Il denaro ottenuto, proprio come quello della pensione pubblica, può essere utilizzato per qualsiasi scopo, dalle vacanze alle spese mediche, ma trattandosi di una vera e propria forma di investimento, è molto importante scegliere con attenzione a chi affidare il proprio futuro.
Prima di aderire a una pensione integrativa, è possibile utilizzare un simulatore online per il calcolo della pensione per valutare se sia realmente necessario; fatto questo, si dovrà scegliere tra le diverse opzioni quella più adatta alle proprie esigenze.
Quali tipologie di pensioni complementari esistono
A seconda della situazione personale e del livello di risparmio, si può optare per un fondo pensione chiuso o aperto o per un PIP. Ognuno presenta caratteristiche proprie, in particolare per quanto riguarda la possibilità di accesso.
Vediamo quali sono le caratteristiche e le differenze.
- Fondi pensione chiusi
Questo tipo di fondo pensione non è aperto a tutti, in quanto viene istituito, sulla base di specifici accordi tra organizzazioni imprenditoriali e sindacati, da fondazioni oppure Associazioni di categoria.
In particolare, a un fondo di questo tipo possono aderire i dipendenti pubblici, quelli privati con contratto a tempo indeterminato o determinato, i soci delle cooperative.
Nel momento in cui avviene un cambiamento in ambito lavorativo e il soggetto non può più partecipare al fondo pensionistico chiuso, può decidere se ottenere subito la somma che gli spetta, con una ritenuta fiscale pari al 23% del totale, lasciare il versamento dove si trova fino alla pensione, sostenendo esclusivamente i costi di gestione del fondo senza dover effettuare altri versamenti, oppure trasferire la somma su un’altra pensione integrativa.
- Fondo pensione aperto
Il fondo pensione aperto è una pensione integrativa che può essere istituita, a seconda dei casi, da compagnie assicurative, banche, SGR, ossia società di gestione del risparmio, oppure SIM, le società di intermediazione mobiliare.
Diversamente da quelli chiusi, i fondi aperti sono accessibili a tutti, indipendentemente dal tipo di lavoro svolto e anche in assenza di un contratto di lavoro. Questo significa che non solo i lavoratori dipendenti possono aderirvi, ma anche i liberi professionisti, i disoccupati, le casalinghe, gli studenti e chiunque altro desidera tutelare il proprio futuro attraverso una pensione integrativa.
Il piano individuale pensionistico
La terza forma di pensione integrativa a cui è possibile accedere è il cosiddetto PIP, ossia il Piano individuale Pensionistico, il quale si presenta come una forma di assicurazione sulla vita che, anziché prevedere il rilascio di una somma di denaro ai beneficiari dopo la morte del sottoscrivente, consente di ottenere un reddito aggiuntivo a partire dall’età pensionabile.
Anche in questo caso, chiunque può aderirvi, indipendentemente dalla situazione lavorativa; in alcuni casi, è anche possibile aprire un PIP per una persona a carico.
Come funziona la pensione integrativa
Le forme di pensione integrativa sono disciplinate dal decreto legge 5 dicembre 2005 n. 252, il quale stabilisce le modalità di funzionamento e di tutela per i soggetti che effettuano questo tipo di investimento.
Chi aderisce a un fondo pensione o a un PIP, deve versare regolarmente delle somme, stabilite in sede contrattuale, fino al raggiungimento dell’età pensionabile.
I soldi versati vengono utilizzati dai gestori dei fondi o dei piani per effettuare degli investimenti.
- Che cos’è la pensione integrativa e come funziona
Quando si tratta di pianificare il proprio futuro, la pensione statale potrebbe non essere sufficiente a garantire il mantenimento dello stile di vita desiderato. Per questo motivo c’è chi sceglie di affidarsi a una pensione integrativa.
La pensione integrativa è una sorta di rete di sicurezza finanziaria che consente di risparmiare del denaro extra da utilizzare all’età della pensione o, in alcuni casi e a determinate condizioni, quando si ha bisogno di denaro immediato.
Chi opta per questo strumento, versa in modo continuativo dei contributi e, al raggiungimento dell’età pensionabile, ottiene un’entrata aggiuntiva di valore variabile, la quale andrà a sommarsi a quella della pensione riconosciuta dallo stato. Il denaro ottenuto, proprio come quello della pensione pubblica, può essere utilizzato per qualsiasi scopo, dalle vacanze alle spese mediche, ma trattandosi di una vera e propria forma di investimento, è molto importante scegliere con attenzione a chi affidare il proprio futuro.
Prima di aderire a una pensione integrativa, è possibile utilizzare un simulatore online per il calcolo della pensione per valutare se sia realmente necessario; fatto questo, si dovrà scegliere tra le diverse opzioni quella più adatta alle proprie esigenze.
Quali tipologie di pensioni complementari esistono
A seconda della situazione personale e del livello di risparmio, si può optare per un fondo pensione chiuso o aperto o per un PIP. Ognuno presenta caratteristiche proprie, in particolare per quanto riguarda la possibilità di accesso.
Vediamo quali sono le caratteristiche e le differenze.
- Fondi pensione chiusi
Questo tipo di fondo pensione non è aperto a tutti, in quanto viene istituito, sulla base di specifici accordi tra organizzazioni imprenditoriali e sindacati, da fondazioni oppure Associazioni di categoria.
In particolare, a un fondo di questo tipo possono aderire i dipendenti pubblici, quelli privati con contratto a tempo indeterminato o determinato, i soci delle cooperative.
Nel momento in cui avviene un cambiamento in ambito lavorativo e il soggetto non può più partecipare al fondo pensionistico chiuso, può decidere se ottenere subito la somma che gli spetta, con una ritenuta fiscale pari al 23% del totale, lasciare il versamento dove si trova fino alla pensione, sostenendo esclusivamente i costi di gestione del fondo senza dover effettuare altri versamenti, oppure trasferire la somma su un’altra pensione integrativa.
- Fondo pensione aperto
Il fondo pensione aperto è una pensione integrativa che può essere istituita, a seconda dei casi, da compagnie assicurative, banche, SGR, ossia società di gestione del risparmio, oppure SIM, le società di intermediazione mobiliare.
Diversamente da quelli chiusi, i fondi aperti sono accessibili a tutti, indipendentemente dal tipo di lavoro svolto e anche in assenza di un contratto di lavoro. Questo significa che non solo i lavoratori dipendenti possono aderirvi, ma anche i liberi professionisti, i disoccupati, le casalinghe, gli studenti e chiunque altro desidera tutelare il proprio futuro attraverso una pensione integrativa.
Il piano individuale pensionistico
La terza forma di pensione integrativa a cui è possibile accedere è il cosiddetto PIP, ossia il Piano individuale Pensionistico, il quale si presenta come una forma di assicurazione sulla vita che, anziché prevedere il rilascio di una somma di denaro ai beneficiari dopo la morte del sottoscrivente, consente di ottenere un reddito aggiuntivo a partire dall’età pensionabile.
Anche in questo caso, chiunque può aderirvi, indipendentemente dalla situazione lavorativa; in alcuni casi, è anche possibile aprire un PIP per una persona a carico.
Come funziona la pensione integrativa
Le forme di pensione integrativa sono disciplinate dal decreto legge 5 dicembre 2005 n. 252, il quale stabilisce le modalità di funzionamento e di tutela per i soggetti che effettuano questo tipo di investimento.
Chi aderisce a un fondo pensione o a un PIP, deve versare regolarmente delle somme, stabilite in sede contrattuale, fino al raggiungimento dell’età pensionabile.
I soldi versati vengono utilizzati dai gestori dei fondi o dei piani per effettuare degli investimenti.