
I legali dell’ex vicepresidente del Parlamento europeo hanno fatto sapere che non ricorreranno in appello
Eva Kaili, l’ex vicepresidente del Parlamento europeo detenuta dal 9 dicembre scorso nell’ambito dell’inchiesta sul Qatargate, dovrà restare in carcere per almeno un mese. Lo ha riferito la Procura federale belga.
I giudici hanno respinto la richiesta di libertà con braccialetto elettronico.
I legali di Kaili hanno affermato che non ricorreranno in appello. «È innocente, non è mai stata corrotta e non sapeva niente – hanno dichiarato gli avvocati – Collabora attivamente coi giudici».