
La proposta, che sarà valutata da Mef e cda di Ita, dovrebbe arrivare nelle prossime settimane
Dopo la notizia id ieri della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dpcm dedicato a Ita si attende la proposta della compagnia tedesca.
Con il nuovo Dpcm si prevede che l’operazione, realizzata con trattativa diretta, “possa essere realizzata in più fasi, fermo restando il riconoscimento in ogni fase al Ministero dell’economia e delle finanze di adeguati poteri a presidio del perseguimento” degli obiettivi prefissati e “tenuto conto dell’ampiezza della ricerca già effettuata di soggetti potenzialmente interessati all’acquisizione e considerato che lo scenario di mercato di riferimento non risulta sostanzialmente mutato“, la procedura viene limitata “ai soggetti che hanno già partecipato alla procedura per l’acquisto di una partecipazione nel capitale di Ita Spa e che siano in grado di acquisire una partecipazione iniziale nella società Ita di entità tale da confermare la serietà dell’impegno oltre che di acquisirne successivamente il controllo o la maggioranza del capitale“. Inoltre “anche all’esito di successive operazioni di acquisizione e cessione la maggioranza del capitale di Ita S.p.a. sia comunque detenuta da una compagnia aerea” dato che “nell’ambito degli offerenti deve essere necessariamente presente una compagnia aerea che deve acquisire la maggioranza del capitale oggetto di ciascuna fase dell’operazione“. Chi fa l’offerta deve inoltre garantire che anche all’uscita del Mef dal capitale la maggioranza del capitale di Ita sia detenuto da una compagnia aerea.
Il prezzo di acquisto deve inoltre tenere conto del valore del patrimonio netto di Ita, come risulta dal bilancio della società, dalle relazioni finanziarie intermedie e dalle stime di chiusura dell’esercizio prodotte dalla compagnia.
Il ministero avvierà la trattativa in esclusiva con il soggetto o i soggetti individuati per definire anche con la partecipazione di Ita “il piano industriale di sviluppo e crescita di Ita Spa, con particolare attenzione allo sviluppo degli hub nazionali, all’ingresso in mercati strategici e all’incremento delle rotte a lungo raggio” e al Mef dovranno essere riconosciuti “adeguati poteri di controllo sulla gestione ed il diritto di gradimento su nuovi azionisti” e dovranno essere “adottati meccanismi di presidio da parte del Ministero dell’economia e delle finanze sulle decisioni rilevanti ai fini del perseguimento degli obiettivi di sviluppo e potenziamento di Ita“.
Rimane da scoprire solo la proposta dei potenziali acquirenti, al momento la sola Lufthansa che già nei mesi scorsi si era fatta avanti con Msc, ma che ha poi fatto un passo indietro. La compagnia tedesca da novembre scorso è nella data room di Ita, una delle ipotesi più accreditate è che Lufthansa possa entrare con una quota del 40% per salire al 100%.