
A Piazza Affari l’indice Ftse Mib viaggia poco sopra la parità a +0,04% e 26.346,86 punti
Le Borse europee aprono deboli in vista dei direttivi della Fed e della Bce di domani e giovedì. Nelle prime contrattazioni a Londra l’indice Ftse 100 perde lo 0,32% a 7.760,20 punti, a Francoforte il Dax cede lo 0,26% a 15.086,85 punti e a Parigi il Cac40 lima uno 0,05% a 7.078,18 punti. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib viaggia poco sopra la parità a +0,04% e 26.346,86 punti.
L’attenzione è puntata anche sui numerosi dati macro in arrivo: in Europa brusca frenata per le vendite al dettaglio tedesche, mentre dagli Usa il calendario è ricco soprattutto nei prossimi giorni, con numeri che daranno il quadro per le mosse del mese di marzo, che potrebbe essere l’ultimo dei rialzi dei tassi per la banca centrale americana.
Sono poi arrivate le nuove stime dell’Fmi, che ha migliorato le previsioni del 2023 ma ha messo in guardia sul rallentamento della crescita. In calo al 6,6% la stima per l’inflazione globale nel 2023.
Sul valutario, euro/dollaro poco mosso a 1,0843 mentre il petrolio è in calo con il Brent a 84,79 dollari (-0,14%). Gas in rialzo del 9% a 6o euro al MWh.
Sul fronte societario, è nel pieno la stagione delle trimestrali. A Piazza Affari, occhi puntati su Unicredit che ha detto di aver chiuso il miglior esercizio da un decennio.
Infine, giornata ricca di dati macro: si parte con i dati dal Giappone su produzione industriale, disoccupazione e vendite
al dettaglio. Seguono i Pmi della Cina, il Pil tedesco e dell’Eurozona, l’inflazione in Francia e Germania, il Pil e la disoccupazione in Italia. Chiudono gli Stati Uniti con il Pmi di Chicago e la fiducia dei consumatori.
Numerose anche le trimestrali, oltre a Unicredit, Ubs, Exxon Mobil, Pfizer, McDonald’s, Ups, Caterpillar, Amgen e Amd.