
Il dato è dovuto in parte al più alto numero di denunce di infortunio da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni “tradizionali”
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso dicembre sono state 697.773, in aumento del 25,7% rispetto alle 555.236 del 2021 (+25,9% rispetto alle 554.340 del periodo gennaio-dicembre 2020 e +8,7% rispetto alle 641.638 del periodo gennaio-dicembre 2019). Lo comunica l’Istituto nei suoi “Open data”.
Di tutte le denunce, 1.090 hanno avuto esito mortale registrando un calo del -10,7%, mentre aumentano le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 60.774 (+9,9%).
Il deciso aumento delle denunce di infortunio nel complesso secondo l’Inail è dovuto in parte al più alto numero di denunce di infortunio da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni “tradizionali” sia sul lavoro sia in itinere.
Il calo dei decessi è da attribuire al “notevole minor peso delle morti da contagio”, a cui si contrappone però il contestuale incremento dei decessi in itinere.
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