
Ieri la Fed ha comunicato un rialzo di 25 punti base, mentre dalla Banca centrale europea ci si aspetta un +50
Avvio in deciso rialzo per le Borse europee, sulla scia della chiusura vivace registrata ieri da Wall Street, che dopo l’annuncio della Federal Reserve e le parole del suo presidente, Jerome Powell, ha ingranato la marcia, con il Nasdaq salito del 2%.
Nelle prime contrattazioni a Londra l’indice Ftse 100 sale dello 0,32% a 7.785,92 punti, a Francoforte il Dax avanza dello 0,63% a 15.275,75 punti e a Parigi il Cac40 dello 0,56% a 7.116,81. A Piazza Affari guadagna lo 0,56% a 26.852,02 punti.
Come da attese, l’istituto americano ha alzato il costo del denaro di 25 punti base, portandolo al 4,5-4,75%, livello massimo da sette anni. Powell, però, ha preannunciato ulteriori rialzi dei tassi, ma al tempo stesso ha confortato gli investitori asserendo che è iniziato il processo disinflazionistico. Parole che fanno pensare che alla fine la Fed alzerà ancora di poco il costo del denaro.
Oggi si pronuncerà anche la Banca centrale europea, che secondo gli esperti dovrebbe ritoccare i tassi di 50 punti base. Sarà il giorno anche della Bank of England. Nel frattempo va avanti a pieno ritmo la stagione delle trimestrali: se nella notte ha annunciato i conti Meta, questa sera, a mercati chiusi, comunicheranno i conti 2022 anche i big Alphabet, Amazon e Apple.
Sul mercato valutario, l’euro è in rialzo a 1,10 dollari (1,091 dollari ieri in chiusura). Vale inoltre 141,54 yen (141,16), mentre il dollaro/yen è pari a 128,62 (129,28). E’ debole il prezzo del gas: scende dell’1,89% a 54,8 euro al Mwh. Sale il valore del petrolio: il wti di marzo guadagna lo 0,75% attestandosi a 76,98 dollari al barile.
A Milano a catalizzare l’attenzione è Telecom Italia, dopo che il fondo Kkr ha presentato un’offerta non vincolante per la rete. Eni, inoltre, secondo indiscrezioni avrebbe allo studio la cessione di una quota di Plenitude prima dell’ipo della società. Occhi puntati anche su Stellantis, dopo la pubblicazione dei dati italiani sulle immatricolazioni, salite per la casa del 12,3%, contro il +18,9% messo a segno dal mercato. Fuori dal paniere principale attenzione a Saras dopo l’operazione sul 5% del capitale annunciata ieri sera.
Sul mercato valutario, l’euro è in rialzo a 1,10 dollari (1,091 dollari ieri in chiusura). Vale inoltre 141,54 yen (141,16), mentre il dollaro/yen è pari a 128,62 (129,28). E’ debole il prezzo del gas: scende dell’1,89% a 54,8 euro al Mwh. Sale il valore del petrolio: il wti di marzo guadagna lo 0,75% attestandosi a 76,98 dollari al barile.