
La villa di Dante, quella in cui secondo alcune teorie, potrebbe aver incontrato Beatrice per la prima volta, è stata venduta. E con essa anche l’uliveto privato, l’area boschiva di pertinenza ed il parco di 5.000 metri quadrati
Nostro compagno, più o meno amato, dei pomeriggi di scuola, Dante Alighieri è indubbiamente il padre della lingua italiana. Inconsapevolmente, però, è anche il protagonista di una storia di carattere “immobiliare” tra le più particolari degli ultimi tempi.
Pare infatti che la villa sulle colline di Fiesole, caratterizzata tra le altre cose da un parco tenuto a prato di cinque mila mq, 4.900 mq di oliveto e ulteriori 2.100 mq di area boschiva, sia appartenuta alla famiglia del Sommo Poeta e recentemente venduta dalla Lionard Luxury Real Estate. In realtà la tenuta in questione venne a suo tempo confiscata a Dante proprio in occasione della sua condanna all’esilio e restituita al figlio Jacopo solo successivamente.
Quello che rende questa storia interessante è il fatto che, molto vicina, si trovi un’altra villa, Villa Montecchi, quella della famiglia di Beatrice. Impossibile non far partire la fantasia e non immaginare che proprio in questi luoghi Dante e Beatrice abbiano avuto modo di conoscersi. Ne sono convinti anche diversi studiosi dal momento che, per entrambe le famiglie, questo era un ottimo luogo di villeggiatura nel quale passavano spesso i periodi di risposo.