
Labriola: “l’innovazione non è a costo zero ma dà ritorni nel tempo”
«Come Tim stiamo cercando un nuovo modo di essere parte del motore propulsivo per lo sviluppo dell’innovazione in Italia. Il nostro è un paese con determinate caratteristiche che ha bisogno di modelli di innovazione differenti rispetto a quelli tradizionali. Noi stiamo lavorando su questi modelli di innovazione e nelle prossime settimane annunceremo un nuovo programma dove cerchiamo di contribuire allo sviluppo e all’innovazione delle aziende anche con degli elementi tipici, che non è necessariamente l’iniezione di capitale all’interno delle aziende, ma anche con alcuni asset che abbiamo a nostra disposizione». E’ quanto spiegato dall’Amministratore delegato di TIM, Pietro Labriola, nel corso dell’evento L’Italia delle città intelligenti e sostenibili.
Labriola è intervenuto nel corso della presentazione del rapporto sulle smart cities realizzato dal Centro Studi Tim. «Vent’annoi fa già si parlava di smart city, come di concetti applicabili solo in contesti particolari quali le municipalità degli Emirati Arabi che avevano maggiori capacità di spesa a fronte di una remunerazione non certa e non vicina – ha spiegato. – Con il tempo si è iniziato a dare un valore economico ai vari progetti, ad esempio ai sensori per le luci stradali, e si è compreso che si anticipava il finanziamento per un impianto che poi avrebbe dato dei ritorni in termini di risparmio di elettricità».
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