
Il cancelliere ha parlato con Sky News della chiusura della “banca delle start up”: “Si occupava dei soldi di alcune delle nostre imprese più promettenti ed entusiasmanti”
Il settore tecnologico della Gran Bretagna è a “serio rischio” dopo la chiusura della Silicon Valley Bank. Lo sostiene il Cancelliere britannico Jeremy Hunt alla luce del caso della banca californiana Svb, chiusa dalle autorità statunitensi e che gestisce il denaro di alcune delle imprese più promettenti del Regno Unito.
“C’è un serio rischio per i nostri settori della tecnologia e delle scienze, molti dei quali hanno rapporti con questa banca”, ha detto Hunt in un’intervista a Sky News. “La maggior parte delle persone non avrà mai sentito parlare della Silicon Valley Bank, ma si dà il caso che si occupi dei soldi di alcune delle nostre imprese più promettenti ed entusiasmanti”, ha aggiunto.
La banca dovrebbe riaprire lunedì con un nuovo nome e l’agenzia statunitense di garanzia dei depositi, la Fdic, ne assumerà il controllo. Hunt ha affermato che il governatore della Banca d’Inghilterra ha detto “molto chiaramente” che non c’è alcun rischio sistemico per il sistema finanziario britannico a causa del crollo della Svb.
Il governo presenterà “molto presto” dei piani per garantire che i clienti inglesi di Svb siano in grado di soddisfare le loro esigenze di liquidità e di pagare il personale, oltre ad adottare una soluzione a lungo termine per ridurre al minimo o evitare completamente le perdite per le aziende britanniche.
Il governo inglese, inoltre, ha assicurato che il fallimento di Svb non ha “impatti su altre banche che operano nel Regno Unito”.
Svb è andata in default dopo che i suoi clienti, principalmente del settore tecnologico, hanno effettuato massicci prelievi e dopo che il suo ultimo tentativo di raccogliere nuovi fondi si è rivelato infruttuoso. Poco nota al grande pubblico, Svb era specializzata nel finanziamento di start-up ed era diventata la 16esima banca statunitense per attività. Il suo fallimento non è solo il piu’ grande dopo quello della Washington Mutual nel 2008, ma anche il secondo più grande fallimento di una banca al dettaglio negli Stati Uniti.
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(foto SHUTTERSTOCK)