
Tim ha siglato l’accordo con i sindacati delle tlc (Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil) per un numero massimo di 2.000 uscite volontarie in isopensione nel 2023
La notizia era già nell’aria ma ora è arrivata l’ufficialità. Tim ha siglato nella notte l’accordo con i sindacati delle tlc (Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil) per un numero massimo di 2.000 uscite volontarie in isopensione nel 2023. Lo strumento consente in pratica ai lavoratori di uscire volontariamente, con tutti gli oneri a carico dell’azienda e potrà essere utilizzato fino a un massimo di 6 anni per gli uomini e 7 anni per le donne, mentre per tecnici e progettisti l’orizzonte di utilizzo scende a quattro anni e mezzo. Il contratto di esodo è stato introdotto dalla legge Fornero.
L’obiettivo delineato dall’Ad Pietro Labriola è un riassetto dei costi grazie ad riduzione di oltre 9 mila dipendenti entro il 2023, con circa 6.400 tagli nella Netco e 3.000 nella divisione consumer mentre Tim enterprise salirà da 5.300 a 5.500 unità.
«Oggi ancora una volta responsabilmente la Uilcom Uil ha sottoscritto questa intesa in Tim ma è ormai giunto il momento – ha dichiarato Luciano Savant Levra, segretario nazionale della Uilcom Uil – che si affrontino complessivamente i tanti problemi del settore aprendo urgentemente un tavolo istituzionale che coinvolga i Ministeri competenti, ovvero del Mimit e del Lavoro. I singoli tavoli, attivati presso le aziende, per arginare le varie crisi in atto non sono più in grado di risolvere un problema che è ormai di sistema».
FOTO: IMAGOECONOMICA