Enel ha ricevuto offerte non vincolanti per una partecipazione dell’80% nel progetto, del valore di circa 2 miliardi di euro. In base al piano, Enel vorrebbe mantenere una quota del 20%. L’obiettivo dell’operazione è tagliare il debito
Enel starebbe valutando di cedere una quota di maggioranza dei suoi asset di storage, Energy Storage, i sistemi di accumulo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. Lo scrive Bloomberg, citando fonti vicino al dossier.
Pare che Enel abbia ricevuto offerte non vincolanti per una partecipazione dell’80% nel progetto, del valore di circa due miliardi di euro. In base al piano Enel vorrebbe mantenere una quota del 20% sufficiente a garantirgli un peso nella governance.
L’operazione rientrerebbe nel piano dismissioni varato dall’ad Starace per ridurre di 21 miliardi l’indebitamento del gruppo, che al 31 dicembre 2022 ammontava a circa 60 miliardi di euro.
Secondo gli ultimi dati dell’Energy Storage di Enel Green Power, dal 2019 al 2022, nel mondo, il braccio verde del gruppo ha finalizzato contratti per la costruzione di impianti a batterie per un totale di 3.500 MegaWatt. In funzione ce ne sono complessivamente 370 MW, ma altri 2.900 MW sono previsti entrare in esercizio entro il 2024. Circa la metà della potenza da installare nei prossimi anni, ossia una quota intorno ai 1.700 MW, è destinata all’ Italia, e corrisponde a due terzi degli investimenti totali. La restante parte è suddivisa tra Stati Uniti, Cile, Portogallo, Spagna, Colombia e Perù.
FOTO: SHUTTERSTOCK