
Il suo marchio Mini è stato accusato di discriminazione per un’attività che prevedeva distribuzione di gelato allo stand Shanghai: sarebbe stato dato solo agli stranieri
La casa automobilistica tedesca Bmw si è ripetutamente scusata dopo essere finita nella bufera al salone dell’auto di Shanghai. In particolare, il suo marchio Mini è stato accusato di discriminazione per un’attività che prevedeva distribuzione di gelato sullo stand.
Stando a quanto riportato online, lo staff avrebbe favorito i visitatori stranieri rispetto a quelli cinesi. Alcuni video sui social media riprendono due persone dello staff allo stand Mini che riferiscono ai visitatori cinesi il gelato gratuito è finito, prima di prendere una vaschetta dal frigorifero e porgerla a un uomo occidentale pochi istanti dopo.
Le immagini hanno scatenato una bufera sui social cinesi, dove gli utenti si sono scagliati contro la Bmw per aver apparentemente riservato agli stranieri un trattamento preferenziale. Alcuni hanno chiesto il boicottaggio della casa automobilistica.
La Cina è il più grande mercato di Bmw, avendo superato gli Stati Uniti circa un decennio fa. L’anno scorso, il Bmw Group ha consegnato 792.000 veicoli in Cina, rispetto alle 362.000 unità per gli Stati Uniti e alle 878.000 unità per l’Europa.
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