
Nei tre mesi la società ha messo a segno un utile netto per 6,71 dollari per azione, contro la perdita per 1,08 dollari dello stesso periodo dell’anno scorso
Nel primo trimestre General Electric è tornata in attivo con un utile nettamente superiore alle previsioni e ha messo a segno ricavi sopra le stime, grazie alla solida domanda di componenti per motori per jet e alla solida ripresa del settore aereo.
La conglomerata americana, che ha attività anche nel settore aerospazio, energia e salute, ha quindi alzato l’outlook per l’intero 2023 e attende ora profitti adjusted tra 1,70 e 2 dollari per azione contro la precedente forchetta tra 1,6 e 2 dollari, con un free cash flow tra 3,6 e 4,2 miliardi (da una forchetta tra 3,4 e 4,2 miliardi stimata in precedenza).
Nei tre mesi la società ha messo a segno un utile netto per 6,71 dollari per azione, contro la perdita per 1,08 dollari dello stesso periodo dell’anno scorso.
Al netto delle voci straordinarie, l’utile adjusted è stato di 877 milioni di dollari, contro i 415 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso, mentre l’utile adjusted organico si è attestato a 964 milioni, dai 434 precedenti.
L’utile adjusted per azione è stato di 0,27 dollari, meglio degli 0,14 dollari attesi dalla media degli analisti. I ricavi totali sono saliti del 14,3% a 14,486 miliardi di dollari, anche in questo caso meglio dei 13,36 miliardi stimati dal consensus, con i ricavi di tre dei principali segmenti (Ge Aerospace, Renewable Energy e Power) al di sopra delle aspettative. Il free cash flow è stato positivo per 102 milioni, contro il dato negativo per 1,17 miliardi precedente (gli analisti attendevano un dato negativo per 645 milioni).
(foto SHUTTERSTOCK)