
Per i bookmakers la favorita è la Milano nerazzurra, ma entrambe porteranno a casa diverse decine di milioni, a prescindere dall’esito sul campo
Sale la febbre derby a una manciata di ore dall’andata della semifinale di Champions League tra Milan e Inter. Sfida alla quale le due squadre arrivano dopo due vittorie nette in campionato, ma che per i bookmaker si apre con un leggero favore per l‘Inter. Sono infatti i nerazzurri a partire meglio nelle quote della partita di mercoledì, a 2,45 su Planetwin365 e con il 40% di scommesse dalla loro parte (contro il 30% del Milan).
Ma quanto vale questo storico derby di Champions? Il montepremi complessivo all’inizio della competizione era di due miliardi di euro da distribuire ai 32 club partecipanti, con la successiva differenziazione che chi va più avanti, più guadagna.
Come riportano le testate sportive, i ricavi della Champions si articolano sulla base di quattro voci: una quota di base, uguale per tutti i club, una quota sulla base del cosiddetto market pool, una quota variabile in base al ranking storico e l’ultima legata ai risultati raggiunti nella competizione in corso (fase a gironi e bonus per i successivi passaggi del turno).
La variabile maggiore è quella legata al market pool (300 milioni totali stanziati), con un parametro legato al piazzamento nella stagione precedente e un altro sulla base del numero di partite giocate e trasmesse nel proprio Paese di appartenenza.
Ogni singola vittoria nel girone, poi, viene pagata 2,8 milioni, mentre il pareggio frutta 930 mila euro (se una squadra vincesse tutte e sei le gare del proprio girone incasserebbe quindi 16,8 milioni di euro). Restano fuori, ma solo per il momento, i guadagni per il raggiungimento della finale (15,5 milioni) e per la conquista della coppa (4,5), altri 20 milioni complessivi che si andrebbero ad aggiungere al già ricchissimo piatto.
Numeri alla mano, l’Inter fino a questo momento ha incassato circa 81 milioni di euro. La base di partenza è costituita dai 15,64 milioni come bonus di partecipazione alla competizione, cui si aggiungono 15,93 milioni per il ranking storico del club. Cifre cui vanno sommate quelle dei due market pool: il primo, derivante dal piazzamento nell’ultimo campionato di Serie A è pari a 6 milioni di euro, il secondo, sulla base del numero di partite disputate finora in Champions, è di circa 5,8 milioni.
A queste cifre si aggiungono i bonus per i risultati nella fase a gironi del torneo: l’Inter (tre vittorie, un pareggio e due sconfitte) ha così incassato poco più di nove milioni, che si sommano ai 9,6 milioni per la qualificazione agli ottavi, ai 10,6 milioni per i quarti e ai 12,5 per il raggiungimento della semifinale.
Al totale di 85 milioni vanno tolti i quattro della multa per il mancato rispetto del fair play finanziario (cifra concordata nel settlement agreement con la Uefa), per un totale di circa 81 milioni di euro.
Senza poi dimenticare gli incassi da botteghino, con i nerazzurri abituati ormai al tutto esaurito e che potranno contare sull’ultima sfida europea a Milano, il 16 maggio nel derby di ritorno. Fino a questo momento, nelle cinque gare giocate a San Siro (contro Bayern Monaco, Barcellona e Viktoria Plzen nel girone, Porto agli ottavi e Benfica ai quarti) gli spettatori totali sono stati quasi 353 mila, per un incasso complessivo di oltre 26 milioni di euro.
Il Milan, oltre alla quota di partecipazione fissa (15,64 milioni di euro), somma circa 14,8 milioni di ranking storico, le due quote del market pool (8 milioni come prima classificata nell’ultimo campionato di Serie A e circa 5,8 per le gare disputate in Champions fino a questo momento), 9,3 milioni per i risultati nel girone (tre vittorie, un pareggio e due sconfitte), più i bonus per gli step successivi: 9,6 milioni per la qualificazione agli ottavi, 10,6 milioni per i quarti e 12,5 per il raggiungimento della semifinale.
Al totale di circa 86 milioni, ne vanno tolti due di multa sulla base del settlement agreement con la Uefa per il fair play finanziario, per un totale di circa 84 milioni di euro finora guadagnati.
Cifre cui vanno aggiunti gli incassi per le gare disputate in casa, cioè sei (contro Dinamo Zagabria, Chelsea e Salisburgo nella fase a gironi, contro il Tottenham agli ottavi e il Napoli ai quarti), richiamando a San Siro (sempre tutto esaurito, tranne nella prima gara) quasi 360 mila spettatori, per un totale di oltre 32 milioni di euro dal botteghino. Nella sfida contro il Tottenham, inoltre, è stato registrato il più alto incasso della storia per una partita in Italia: 9.133.842 euro.
Non indifferente anche l’apporto del merchandising, con magliette che vanno dai 120 euro in su, oltre a una vasta gamma di gadget acquistabili on line da tutto il mondo.
Più difficile tradurre in denaro tutto ciò che riguarda l’universo dei social, ma anche lì le interazioni saranno milioni, considerando il valore dei due club e l’ampio seguito di cui godono in tutto il mondo. Il Milan può contare su 13,6 milioni di follower su Instagram, 11,3 milioni su Tik Tok e 103 mila su Twitch. L’Inter, invece, ha 9,1 milioni di follower su Instagram, 9,3 milioni su Tik Tok e poco più di 43 mila su Twitch.
Infine i diritti televisivi, che per il triennio attualmente in corso (2021-2024) sono stati assegnati nell’ottobre 2020, e prevedono la presenza contemporanea di tre right holders italiani per la trasmissione delle partite in esclusiva nel nostro paese: Sky, Mediaset e Amazon.
Amazon si è portato a casa l’esclusiva, su tutte le piattaforme, delle 16 migliori partite del mercoledì di Champions e la finale di Supercoppa europea, pagando 80 milioni di euro a stagione. Mediaset, invece, per 43 milioni di euro a stagione si è assicurata i diritti delle 16 migliori partite del martedì, trasmesse in chiaro su Canale 5. Sky, per 270 milioni a stagione, ha preso il resto.
In vista della semifinale tra Milan e Inter, però, è sorto un problema legato al fatto che la gara di andata, in programma mercoledì 10 maggio, per contratto dovrebbe essere trasmessa in esclusiva da Amazon Prime, mentre un provvedimento dell’Agcom prevede che per gli eventi di particolare rilevanza (tra cui le semifinali della Champions League e dell’Europa League qualora vi siano coinvolte squadre italiane) venga assicurata la diffusione in chiaro.
Amazon ha trovato l’accordo con Sky, che trasmetterà la gara in diretta e in chiaro su TV8.
Impossibile quantificare gli introiti pubblicitari, ma c’è da scommettere che per uno spazio a ridosso della gara, nell’intervallo o appena terminato il match, il listino abbia subito impennate senza precedenti.