
Il dossier è circondato da riserbo e cautela, vista la posta in gioco: la terza compagnia mondiale avvierebbe il percorso di privatizzazione del vettore di bandiera italiano
Mancano ancora gli ultimi dettagli per l’intesa tra Mef e Lufthansa per l’acquisto del 40% di Ita ma le parti, a quanto filtra, non sarebbero lontane dalla conclusione della trattativa.
Una settimana dopo la scadenza della proroga concessa dal Tesoro (proprietario del 100% della ex Alitalia) per il dialogo in esclusiva con il colosso aereo tedesco, tecnici e legali sono al lavoro per limare gli ultimi aspetti dell’intesa. Il dossier è circondato da riserbo e cautela, vista la posta in gioco: la terza compagnia mondiale avvierebbe il percorso di privatizzazione del vettore di bandiera italiano.
Della questione si è discusso ieri anche al G7 di Hiroshima, nel corso dell’incontro tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Fonti italiane specificano che si è trattato di un confronto su temi industriali, sulle sinergie che si possono aprire tra i due maggiori Paesi industrializzati d’Europa. Il prezzo, viene riferito da più fonti, dovrebbe essere stato ormai fissato in un range tra 250 e 300 milioni di euro, la discussione finale riguarderebbe soprattutto dei particolari gestionali legati alla fase successiva all’acquisto.
Nei giorni scorsi la Frankfurter Allgemeine ricordava le questioni legali ancora aperte, come la possibile vertenza degli ex dipendenti Alitalia per il reintegro in Ita, anche se si tratta di una azienda costituita ex novo ed attiva da un anno e mezzo.
In settimana il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si è detto ancora una volta “ottimista” sulla trattativa. Al Mef, a quanto filtra, ogni settimana viene ritevuta valida per annunciare l’esito finale, con l’attesa di un risultato positivo.
(foto ANSA)