
Si è trattato di una riunione lampo, non oltre i 10 minuti
Il Consiglio dei ministri previsto inizialmente alle 18 è poi slittato a causa dell’attesa per il ritorno del premier Giorgia Meloni dalle zone alluvionate dove si era recata insieme alla presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen.
Il Cdm, che non è andato oltre una durata di 10 minuti, ha esteso lo stato di emergenza ai comuni di Marche e Toscana colpiti, anche loro, nei giorni scorsi dalle alluvioni.
Durante la conferenza stampa tenuta a Bologna alla fine della visita, la premier ha sottolineato che per far fronte all’alluvione in Emilia-Romagna, «il sostegno dell’Europa può essere molto importante» aggiungendo che «Fatta la stima complessiva dei danni, faremo la richiesta dell’attivazione del fondo di solidarietà, cui purtroppo l’Italia ha già dovuto accedere altre volte». Inoltre la Meloni ha ricordato che la presenza della presidente della commissione europea sia «un segnale di disponibilità più che formale e concreto».
Da parte sua la presidente della Commissione Europea ha accennato al fatto che potrebbe essere possibile usare «il fondo di coesione. Se guardiamo al piano Next generation Ue ci sono 6 miliardi per la prevenzione, c’è un approccio strutturale e tutte queste e altre risorse a cui possiamo attingere» anche se al momento è urgente far partire il fondo di solidarietà. Fondo per il quale, ha ricordato la presidente della Commissione sono necessarie «regole molto importanti da rispettare: ci sarà un primo pagamento, poi servirà la stima dei danni per avere un’idea più chiara del contributo da parte della Ue. Questo succederà nei prossimi tre mesi, poi vedremo cosa possibile fare».
FOTO: ANSA/FABIO FRUSTACI