
La regione che lo scorso anno registrava il maggior numero di illeciti ambientali sule coste è la Campania
Il mare è l’assoluto protagonista della stagione estiva ma è proprio durante l’estate che risultano più evidenti, soprattutto all’occhio dei frequentatori delle spiagge, i tanti abusi che vengono commessi contro la natura e ancora di più contro la biodiversità. Ma le coste italiane non sono solo vittime di inquinamento ma anche di abusivismo edilizio, cattiva depurazione di acque e gestione dei rifiuti.
Secondo quanto rilevato da Legambiente nel dossier ‘Mare Monstrum’ che analizza i dati di forze dell’ordine e Capitanerie di porto sulle illegalità connesse all’inquinamento, alla gestione dei rifiuti, agli scarichi e alla mala depurazione, sono state 13.229 le infrazioni contestate nel 2022, con illeciti amministrativi aumentati del 24,2% rispetto al 2021. In aumento anche le sanzioni (+47,7%) mentre il numero di reati risulta essere in calo del 32,9% come anche quello delle persone denunciate o arrestate (-43,6%).
Prima regione d’Italia in questa triste classifica la Campania. Nel suo territorio si sono registrati lo scorso anno il 26,3% del totale nazionale degli illeciti. Puglia, Lazio, Calabria e Sicilia a seguire, rispettivamente, al secondo, terzo quarto e quinto posto.
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