Record del voto per corrispondenza
37 milioni di spagnoli chiamati al voto domenica prossima. Di questi oltre 1,6 milioni saranno giovani al loro primo voto. Le elezioni generali decideranno i i nomi di 350 deputati e di 208 senatori.
Uno scenario insolito che vede i progressisti con l’uscente premier Pedro Sanchez, attualmente in crisi di consensi, sperare in una clamorosa rimonta. I progressisti hanno deciso di puntare per il proprio programma elettorale su giovani, donne e lotta al cambiamento climatico. Una strategia che li ha portati ad unire 16 formazioni differenti per riuscire a creare un fronte comune contro uno dei favoriti, Alberto Núñez Feijóo, del Partito Popolare. Vincitore delle amministrative, con ogni probabilità potrebbe non avere la maggioranza assoluta al Congresso dei deputati. Si prevede, perciò, una possibile alleanza con l’ultradestra di Vox.
L’appuntamento con le urne è fissato domenica alle ore 9 e terminerà alle ore 20 ma sarà forte l’impatto del voto per corrispondenza che quest’anno ha segnato il livello record da parte degli elettori che in 2,6 milioni hanno chiesto di sfruttare il voto per posta. Una procedura che durante la campagna elettorale ha trascinato sotto i riflettori le Poste spagnole: il Pp, in particolare, aveva accusato Correos (il nome delle poste spagnole) di manovre per favorire gli esponenti del governo.
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