
Il presidente di Intesa Sanpaolo era ospite al Forum Ambrosetti e ha parlato della discussa tassa sugli extraprofitti
Nessuna conseguenza allarmante per le banche e i costi dei servizi ai clienti dalla tassa sugli extraprofitti, con gli istituti di credito che continueranno a comprare titoli di Stato italiani. Ne è convinto Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo (nella foto).
«Certamente se vengono prelevati dei fondi, del capitale, dalle banche qualche effetto ci sarà ma non credo che ci siano risultati allarmanti perché le banche italiane sono solide e l’importante è che il mercato sia competitivo», ha detto Gros-Pietro a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio, aggiungendo che «il mercato sta già reagendo positivamente, aumentano le remunerazioni dei depositi a tempo e poi ogni banca deve fare i conti con il proprio business model e con i propri clienti».
Alla domanda se le banche italiane continueranno a comprare titoli di Stato, Gros-Pietro ha spiegato che «le banche hanno sempre sottoscritto il debito pubblico italiano. Intesa Sanpaolo è uno dei maggiori creditori dello Stato italiano».
(foto IMAGOECONOMICA)