
Mentre sugli schermi italiani impazza il nuovo spot di un supermercato, l’Eurostat fotografa una realtà drammatica
Secondo i dati Eurostat, il 28% dei minori italiani è a rischio povertà, contro il 24,7% della media europea. Peggio solo Romania, Bulgaria e Spagna
Nel 2022, quasi 20 milioni (il 24,7%) dei minori nell’Ue erano a rischio di povertà o esclusione sociale. Rispetto al 2021, questa quota è leggermente aumentata di 0,3 punti percentuali. Il dato arriva dall’Eurostat nell’ultima rilevazione.
A livello nazionale i valori più alti sono stati segnalati in Romania (41,5%), Bulgaria (33,9%) e Spagna (32,2%). Al quarto posto l’Italia con una quota pari a circa il 28%: si è quindi passati da 2,658 milioni nel 2019 a 2,660 milioni lo scorso anno.
TI INTERESSA Spot Esselunga, perchè tutti parlano di una pesca ?
Al contrario, Slovenia (10,3%), Repubblica Ceca (13,4%) e Danimarca (13,8%) hanno registrato le quote più basse.
Una situazione che preoccupa i sindacati Ue in vista dell’arrivo di regole di bilancio più stringenti con la revisione del patto di stabilità e crescita: i sindacati europei segnalano infatti che ci sono 1,5 milioni di bambini in più in povertà dopo la pandemia e chiedono un ripensamento urgente dei piani per reintrodurre l’austerità poiché i nuovi dati dell’Ue mostrano che il numero di bambini che vivono in povertà è aumentato per il terzo anno consecutivo.
I dati Eurostat – sottolineano – mostrano che nel 2022 il 24,7% dei minori di 18 anni viveva a rischio di povertà rispetto al 24,4% nel 2021, al 24% nel 2020 e al 22,8% nel 2019. Ciò significa che 19,9 milioni di bambini vivono a rischio di povertà: oltre 1,5 milioni in più rispetto a prima dell’inizio della pandemia nel 2019. I piani per reimporre le misure di austerità in 14 Stati membri a partire dal 2024 garantiranno che la tendenza alla crescente povertà infantile continui in Europa nel prossimo futuro.
La segretaria generale della Confederazione europea dei sindacati, Esther Lynch, ha dichiarato: «Questi dati dovrebbero essere un campanello d’allarme per i leader dell’Ue: milioni di famiglie stanno già lottando per sopravvivere e non possono far fronte a ulteriori tagli. I bambini stanno già pagando il prezzo dell’aumento della disuguaglianza a partire dalla pandemia, che ha visto un calo dei salari reali contemporaneamente all’aumento record dei dividendi pagati agli azionisti».
«Il piano per reintrodurre l’austerità il prossimo anno – afferma – non farà altro che aumentare il numero di bambini che vivono in povertà, con gravi conseguenze per la nostra società e la nostra economia per i decenni a venire. I politici dovrebbero invece fare tutto ciò che è in loro potere per fermare il vergognoso aumento della povertà infantile, sostenendo un accordo equo per i lavoratori e gli investimenti nel nostro futuro».
(foto IMAGOECONOMICA)