
L’82% si dichiara interessato a tematiche ambientali sostenibilità ma solo il 7% cerca informazioni sulle strategie delle aziende
In Italia il tema della sostenibilità è particolarmente sentito, per la precisione dal 39% degli intervistati. Purtroppo, però, è diffuso un generale pessimismo sulla direzione intrapresa dal paese, un pessimismo che coinvolge 6 persone su 10 e che si indirizza sia verso l’operato delle istituzioni sia verso i vari impegni presi dalle imprese. Questo, in estrema sintesi, il quadro della terza edizione della ricerca internazionale ESG Monitor di SEC Newgate e dalla quale emerge la sempre più pressante richiesta alle istituzioni, da parte degli interpellati, di passare dalle dichiarazioni alle azioni concrete soprattutto su sanità e prezzi (38%), il miglioramento delle retribuzioni e delle condizioni dei lavoratori (30%) e arginare la pressione del costo della vita (27%).
Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, poi, l’82% delle persone si dichiara interessato alle tematiche ambientali, sociali e di governance (ESG), con un aumento del 10% rispetto al 72% dello scorso anno. Infine per oltre 7 persone su 10 ovvero il 72% degli intervistati, le aziende dovrebbero adottare strategie di comunicazione più chiare quando si parla di azioni per l’ESG a consumatori e investitori. Un compito che gli italiani non si vogliono assumere visto che solo il 7% dichiara di cercare da sè informazioni sulle attività ESG di un’azienda.
«È chiaro che oggi una strategia ESG efficace è fondamentale per la reputazione. I consumatori si aspettano un’autentica responsabilità sociale da parte delle imprese e la pressione finanziaria sul costo della vita è un fattore che non intacca queste aspettative», ha affermato Sue Vercoe, Managing Director di SEC Newgate Research e Partner di SEC Newgate Australia.
FOTO: Imagoeconomica