
Occhio alla fiducia delle imprese e dei consumatori in Italia
Partono bene le Borse europee all’indomani della decisione della Bce di lasciare i tassi invariati. In avvio dell’ultima seduta della settimana Francoforte avanza dello 0,24%, Parigi dello 0,07%, Londra dello 0,01% e Milano dello 0,32% a 27.596 punti.
I futures di Wall Street anticipano un avvio positivo (+0,32% quello sul Dow Jones e +0,55% quello sull’S&P500).
In campo valutario, lo yen recupera leggermente nei confronti del dollaro: il cambio dollaro/yen scambia a 150,193 (-0,06%). Il biglietto verde flette leggermente anche nei confronti dell’euro che vale 1,056 (+0,05%). Invece, tra le materie prime, risalgono i prezzi del petrolio: Wti +1,59% a 84,53 dollari al barile e Brent +1,54% a 89,28 dollari al barile. Stabile il prezzo dell’oro a 1.997 dollari l’oncia. Sul fronte delle criptovalute al momento viaggiano quasi tutte piatte. Si segnalano solo i cali di Cardano, Bitcoin ed Ethereum che stanno sui -2,12% circa.
Focus ancora sui dati macro. In uscita la fiducia dei consumatori francesi, poi Pil e vendite al dettaglio in Spagna. Alle 10 sono in agenda l’indice sulla fiducia delle imprese manifatturiere a ottobre in Italia, l’indice sulla fiducia dei consumatori a ottobre e il fatturato industriale ad agosto. Mentre dagli Stati Uniti alle 14:30 arriveranno il deflatore a settembre, le spese per consumi sempre a settembre e i redditi famiglie a settembre per chiudere alle 16 con l’indice della fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan a ottobre finale.
Dopo S&P, la prossima settimana, precisamente il 27 ottobre, toccherà a Dbrs esprimersi dopo che a maggio scorso aveva promosso la capacità di resistenza della nostra economia, con il rating al livello di BBB High con trend stabile.