
I mercati restano fiduciosi sulla possibiltà che la Fed mantenga invariato il costo del denaro ma le parole del presidente Powell saranno determinanti per capire la traiettoria dei tassi nei prossimi mesi
Il rimbalzo delle Borse Usa non risveglia i listini europei, in una settimana calda di dati a partire dall’appuntamento chiave con la Federal Reserve che mercoledì deciderà sui tassi. A Piazza Affari il Ftse Mib chiude a +0,19%, ben sotto i massimi di giornata, Parigi è salita dello 0,44%, Londra dello 0,5%, Francoforte dello 0,2%.
I mercati restano fiduciosi sulla possibiltà che la Fed mantenga invariato il costo del denaro ma le parole del presidente Powell saranno determinanti per capire la traiettoria dei tassi nei prossimi mesi.
Oltreoceano gli investitori si sono mostrati ottimisti dopo una serie di risultati positivi dei big Usa, come quello di oggi di McDonald’s che ha registrato utili sopra le attese.
In settimana, oltre alla banca centrale americana, si esprimeranno sui tassi anche la Bank of Japan (domani) e la Bank of England (giovedì) mentre, sempre domani, sono attesi i dati su Pil ed inflazione in Europa. Oggi è stata la volta del Prodotto interno lordo tedesco, in calo nel terzo trimestre (-0,1% congiunturale e -0,3% tendenziale) ma minore rispetto alle attese. In deciso ribasso lo spread tra Btp e Bund che, dopo aver aperto in calo a 196 punti, è sceso ulteriormente a quota 191 punti. Sullo sfondo restano le tensioni in Medio Oriente con gli investitori che continuano a monitorare l’evoluzione del conflitto, mentre, crolla il prezzo del petrolio.
Sul mercato valutario si rafforza il biglietto verde, con l’euro che vale 1,060 dollari (1,0549 dollari in avvio da 1,0590 venerdì in chiusura). La moneta unica vale anche 158,22 yen (da 157,72 yen in avvio), mentre il rapporto dollaro/yen è a 149,14 (da 149,51). In discesa il prezzo del petrolio con il future dicembre sul Wti a circa 88 dollari al barile (-2,62) e l’analoga consegna sul Brent in flessione del 3% a 83 dollari. In calo il prezzo del gas a 50,23 euro al megawattora (-0,58%)
Il listino delle criptovalute è stabile sullo 0,5%, mentre è in calo Bitcoin, che passa in territorio negativo (-0.4%). Anche Dogecoin perde lo 0,3%, mentre sono positive Ethereum (+0,7%) e Xrp (+3%).
A Piazza Affari in luce Mediobanca (+3,46%) dopo la vittoria della lista del cda nell’assemblea di sabato, seguita da Saipe, (3,17%). Scivola in fondo al listino StMicroelectronics (-6,02%) risentendo dell’outlook annunciato dalla statunitense On Semiconductor. Male anche Amplifon (-1,48%) dopo la pubblicazione della trimestrale, e Stellantis (-1,61%).
Chiusura positva, tra gli altri, per Leonardo (+2,35%), Enel (+2,28%), Campari (+2,1%) e Prysmian (+1,63%).
(foto IMAGOECONOMICA)