
L’operazione è la più grande mai realizzata da Broadcom. A luglio scorso l’ok dall’Ue
Il produttore di chip statunitense Broadcom chiude finalmente l’acquisizione da 69 miliardi di dollari della società californiana di cloud computing VMware, annunciata lo scorso anno, dopo aver ricevuto l’ok anche del mercato cinese ed aver posto fine a una saga durata mesi.
L’accordo, uno dei più grandi a livello globale quando annunciato nel maggio 2022, è stato l’ultimo degli sforzi del CEO Hock Tan per rilanciare il business del software del produttore di chip. Tuttavia, la transazione è stata sottoposta a severi controlli normativi in ??tutto il mondo e le società hanno ritardato la data di chiusura tre volte.
A luglio scorso era arrivato il benestare da parte dell’Ue, mentre ieri l’approvazione normativa della Cina ha placato dubbi sul fatto che non ci fosse l’autorizzazione in un contesto di misure più severe di controllo delle esportazioni di chip. Sicuramente l’incontro Xi-Biden dei giorni scorsi ha aiutato a distendere i rapporti tesi tra le due nazioni.
L’operazione, la più grande mai realizzata da Broadcom, diversifica ulteriormente l’attività dell’azienda dai semiconduttori al software aziendale, dopo l’acquisizione da 18,9 miliardi di dollari di CA Technologies e l’acquisto da 10,7 miliardi della divisione di sicurezza di Symantec negli ultimi quattro anni.
VMware ha attualmente una valutazione di mercato di circa 40 miliardi di dollari. Dall’aprile 2021 opera in modo indipendente da Dell che, a sua volta, l’aveva acquisita nel 2016.
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