
La raccolta complessiva dei cinque fondi, attualmente gestiti da F2i, raggiunge così i 7,4 miliardi di euro
F2i Sgr ha concluso il periodo di raccolta del Fondo V (Fondo per le infrastrutture sostenibili) con il raggiungimento di una dotazione di 1,563 miliardi di euro, superiore all’obiettivo di raccolta iniziale di 1,5 miliardi. La raccolta complessiva dei cinque fondi, attualmente gestiti da F2i, raggiunge così i 7,4 miliardi di euro.
Il Fondo per le infrastrutture sostenibili, si legge in una nota, è nato con l’obiettivo di «promuovere investimenti in aziende operanti nel comparto infrastrutturale che possano coniugare la crescita industriale con il continuo miglioramento dei parametri ambientali», promuovendo «caratteristiche ambientali e sociali nel rispetto di principi di buona governance».
Nel suo portafoglio, il Fondo attualmente detiene ReLife (attiva in riciclo, valorizzazione energetica e riutilizzo degli imballaggi di carta e plastica), Ital Gas Storage (che gestisce l’impianto di stoccaggio di gas naturale sito a Cornegliano Laudense, nel lodigiano), un portafoglio di impianti eolici situati principalmente nel Nord della Spagna e, infine, F2i Medtech (ex Althea Group), attiva nella gestione integrata di infrastrutture biomedicali a favore degli ospedali.
Il successo della raccolta dimostra «la capacità di F2i Sgr di convogliare i capitali di investitori italiani e internazionali verso settori strategici per la crescita del Paese, costituendo una piattaforma paneuropea al servizio dei capitali e dei cittadini – spiega l’amministratore delegato, Renato Ravanelli – favorire uno sviluppo infrastrutturale armonico e attento ai temi ambientali e sociali è una priorità che F2i condivide con i suoi investitori istituzionali».
E la Fondazione Crt investirà 15 milioni di euro nel fondo F2i-Rete Digitale. Lo ha deliberato il cda dell’ente che sottoscriverà, insieme ad altri investitori istituzionali, una quota del fondo infrastrutturale promosso da F2i che parteciperà all’acquisizione della rete fissa di Tim. «La Fondazione Crt conferma il proprio ruolo di investitore istituzionale per rafforzare lo sviluppo e la crescita del Paese su un asset strategico come l’infrastruttura delle telecomunicazioni».
(foto IMAGOECONOMICA)