
Il testo si affianca a quello degli attori teatrali
Dopo quanto accaduto negli States, anche in Italia è stato firmato il primo contratto collettivo nazionale degli attori cinematografici che ha permesso di tutelare alcuni diritto come i minimi salariali e le modalità di lavoro, ferie incluse.
Si tratta della conclusione di una lunga battaglia iniziata alla fine del 2022 e che solo oggi, come detto, vede il raggiungimento della maggior parte dei traguardi, alcuni dei quali aggiunti in corso d’opera.
Tra le voci di maggior importanza risultano esserci quelle riguardanti il limite di utilizzo dell’intelligenza artificiale, limite che era stato già riconosciuto nel contratto di lavoro dei doppiatori firmato non più tardi di due settimane fa
Presenti anche obblighi riguardanti l’assistenza sanitaria, il controllo delle pari opportunità e il controllo per i comportamenti pericolosi in ambito di discriminazione sessuale.
A firmare il documento sono stati i sindacati Slc-Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil e l’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive, Apa e Ape.
Il testo sarà poi sottoposto alle varie assemblee dei lavoratori per la definitiva approvazione. Riconosciute le forme contrattuali del lavoro subordinato e autonomo ma anche i minimi salariali, la valorizzazione delle professionalità e varie tutele e garanzie.
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