
Lo stop tedesco al maxi contratto era arrivato dopo l’assassinio del giornalista Khashoggi di cui gli Usa incolpano il principe saudita Mohammed bin Salman
Berlino è pronta a revocare il veto sulla vendita dei caccia Eurofigther (nella foto) all’Arabia Saudita alla luce della posizione costruttiva assunta dal Ryad nella situazione in Medio Oriente. La conferma è arrivata dal portavoce del governo tedesco all’indomani delle affermazioni della ministra degli Esteri, Annalena Baerbock, secondo cui Berlino non si considera “contraria alle considerazioni britanniche sugli altri Eurofigther”.
Il programma Eurofighter è una partnership di lungo termine tra Regno Unito, Germania, Italia e Spagna e vede impegnati Bae Systems, Airbus e Leonardo. “Il Cancelliere condivide questa valutazione” ha dichiarato Hebstreit.
Secondo il portavoce il fatto che Ryiad abbia utilizzato gli Eurofighter a disposizione per abbattere i missili dei gruppi ribelli Houthi diretti contro Israele e abbia tenuto un approccio costruttivo verso Israele sono alla base della rivalutazione del caso, avvenuta a partire dall’estate scorsa. Lo stop tedesco a un maxi contratto di 48 Eurofigther era arrivato dopo il 2018 a seguito dell’assassinio del giornalista saudita Jamal Khashoggi di cui secondo gli Usa sarebbe stato responsabile il principe saudita Mohammed bin Salman. Il Regno Unito sta invece da tempo pianificando il riavvio della commessa all’Arabia Saudita.
Secondo gli analisti di Banca Akros, il valore della componente aeronautica della commessa può aggirarsi sui 4,8 miliardi di euro mentre molto più consistenti sarebbero i contratti di supporto, ricambi e addestramento. Leonardo detiene una quota del 21% nel consorzio Eurofighter e fornisce circa il 60% dell’elettronica di bordo. Secondo la stessa casa di investimento il valore del contratto con i sauditi per il gruppo italiano potrebbe essere di almeno un miliardo di euro.
(foto SHUTTERSTOCK)