
Il presidente dell’Abi, appena insignito del Fiorino della città di Firenze, ha anche detto che “l’euro è una moneta che deve sostenere un’Rinascimento d’Europa”
Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli (nella foto), a margine del conferimento del Fiorino della città di Firenze, ha detto che «bisogna riflettere sui contenuti, superando i conflitti preconcetti, andando ad analizzare i testi giuridici e anche a porre in essere qualche importante innovazione. In sostanza, il Mes è un organismo che deve riferire anch’esso al Parlamento europeo, con regole analoghe a quelle che la Bce applica riferendo al Parlamento Europeo».
«Se al Parlamento Europeo riferisce ogni tre mesi la Banca Centrale Europea – si chiede -, perché non dovrebbe riferire anche chi gestisce il Mes? Qualche riflessione innovativa, non di conflitto aprioristico, ma nel merito, penso possa e debba essere sviluppata, e può essere utile per superare i conflitti guardando avanti».
Il presidente dell’Abi si è poi soffermato sul ruolo della moneta unica in questi anni difficili: «Per fortuna che c’è stato l’euro negli anni della pandemia: noi avremmo avuto altrimenti delle inflazioni incredibili e dei conflitti duri fra gli Stati. E per fortuna che c’è stato l’euro negli anni dell’inflazione, perché l’inflazione si è fermata al 6%, al 7% al massimo». «L’euro è una moneta che deve sostenere un ‘rinascimento d’Europa», ha concluso.