
L’Argentina deve combattere contro un’inflazione al 211%
Il neo eletto presidente argentino Javier Milei lancia il suo messaggio all’élite di Davos: rifiutare il socialismo abbracciando, invece, il “capitalismo della libera impresa” per porre fine alla povertà nel mondo.
Le sue dichiarazioni arrivano durante il World Economic Forum di Davos, in Svizzera che segna, tra le altre cose, anche il suo primo tour all’estero da quando è entrato in carica. «Coloro che dovrebbero difendere i valori dell’Occidente vengono cooptati da una visione del mondo che porta inesorabilmente al socialismo, e quindi alla povertà» ha aggiunto.
«I principali leader del mondo occidentale hanno abbandonato il modello di libertà per diverse versioni di ciò che chiamiamo collettivismo. Siamo qui per dirvi che gli esperimenti collettivisti non sono mai la soluzione ai problemi che affliggono i cittadini del mondo, anzi, sono la causa principale e nessuno è nella posizione migliore di noi argentini per testimoniare questi due punti»
L’Argentina, terza economia dell’America Latina, sta combattendo con l’ennesima crisi economica dalla quale tenta di uscire a costo di grandi sacrifici. Buenos Aires deve fronteggiare anche un tasso di inflazione annuo superiore al 211% , il livello più alto degli ultimi 32 anni, mentre due argentini su cinque vivono oggi in povertà.
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