La capsula, decollata da Cape Canaveral in Florida è diretta verso la Stazione spaziale internazionale
Lancio riuscito per la missione spaziale Axiom 3, è in orbita la capsula Crew Dragon di Space X con a bordo il colonello dell’Aeronautica italiana Walter Villadei, pilota della missione, è l’ottavo italiano a volare nello spazio, e lo farà con un equipaggio di altri tre astronauti: lo svedese Marcus Wandt, il turco Alper Gezeravic, e il comandante spagnolo Michael López-Alegría.
«E’ una giornata importante per la storia del settore spaziale italiano, che proprio quest’anno celebra i 60 anni dal lancio del primo satellite italiano, uno dei primi al mondo. Siamo protagonisti della nuova era con i nostri astronauti e con le nostre imprese, orgoglio del made in Italy». Lo ha dichiarato il Ministro delle Imprese e del made in Italy e Autorità delegata allo Spazio Adolfo Urso, che ha commentato con orgoglio la missione Axiom-3 con a bordo il pilota Walter Villadei.
Il lancio è avvenuto con il razzo Falcon 9 di Space X, il cui primo stadio, dopo avere fornito la spinta iniziale per l’ingresso in orbita, è rientrato regolarmente sulla 39A del Kennedy Space Center a Cape Canaveral. Denominata Ax-3, questa missione è la terza organizzata dalla società americana Axiom Space, in collaborazione con la NASA, che consente l’utilizzo della stazione. I quattro membri dell’equipaggio dovevano rimanere lì per circa due settimane e condurre una serie di esperimenti scientifici.
«Alla missione Ax-3 l’Agenzia Spaziale Italiana, in coordinamento con i principali istituti di ricerca e università italiane, contribuisce con diversi esperimenti scientifici che saranno eseguiti in microgravità sulla Stazione Spaziale Internazionale – ha commentato il presidente dell’ASI, Teodoro Valente – I risultati di queste sperimentazioni porteranno a una maggiore conoscenza degli effetti della permanenza nello spazio, con rilevanti ritorni in ambito medico su patologie come Alzheimer o stress ossidativo»
La missione è la prima europea interamente commerciale e diretta alla Stazione spaziale internazionale. Ma AX-3 è stata definita anche una missione “Made in Italy” perché porta a bordo tanta italianità, per gli esperimenti e le strumentazioni, oltre a vedere nei 14 giorni di permanenza sulla Stazione Spaziale Internazionale Villadei impegnato in diversi esperimenti innovativi di aziende italiane, che spaziano dalla telemedicina, all’abbigliamento aerospaziale. Si va dalla misura in tempo reale del flusso di particelle cosmiche e della capacità di protezione offerta agli astronauti da speciali materiali sviluppati dall’azienda parmense costruttrice di automobili Dallara, all’utilizzo di un nuovo protocollo messo a punto da Mental Economy, un’azienda di Lucca, con il supporto di Pwc Italia, per migliorare l’efficienza neuronale di chi svolge attività stressanti.
A questi si aggiungono il progetto di Gvm Assistance, azienda di Ravenna impegnata nella sanità digitale, che prevede il monitoraggio in tempo reale dei parametri vitali del colonnello Villadei con video-consultazioni, per affinare le tecniche della telemedicina, e quello della startup marchigiana Spacewear, che lavora nel settore dell’abbigliamento aerospaziale: il colonello, infatti, indosserà una speciale tuta progettata per lui, composta da un tessuto hi-tech ignifugo e super-leggero, in grado di conservare la temperatura corporea sia a riposo che sotto sforzo e dotata di sensori per il monitoraggio dello stato di salute. Parla e mangia italiano la mission nello spazio vista anche la presenza di pasta Barilla, che oltre ad alimentare gli astronauti a bordo, servirà per alcuni esperimenti sui cibi, inclusi cottura e tempi di conservazione.
FOTO: ANSA