
L’indice dei responsabili degli acquisti manifatturieri del paese per gennaio si è attestato a 50,3, in aumento rispetto al valore di 47,6 di dicembre
L’attività delle fabbriche australiane si espande per la prima volta in 11 mesi. Secondo quanto mostrano i dati flash della Juno Bank l’indice dei responsabili degli acquisti manifatturieri del paese per gennaio si è attestato a 50,3, in aumento rispetto al valore di 47,6 di dicembre. Il dato supera, seppur di poco, la soglia critica dei 50 punti che fa da spartacque tra contrazione (valori al di sotto) ed espansione (valori al di sopra).
L’attività del settore dei servizi si è invece contratta a un ritmo più lento, con il PMI dei servizi a 47,9 rispetto al 47,1 di dicembre.
Nel complesso l’attività economica in Australia ha registrato una contrazione più lenta, con il PMI composito a 48,1 contro 46,9 di dicembre.
Paese ricco di risorse naturali e caratterizzato da un elevato dinamismo economico, dal 1992 e fino allo scoppio della pandemia da COVID-19, l’Australia ha registrato tassi di crescita economica positivi e al di sopra della media delle economie OCSE, con incrementi del 2-3% l’anno.
Come previsto dal Fondo monetario internazionale, l’economia australiana è diventata nel 2021, ed è tuttora, la 12esima economia più grande al mondo, con l’aumento di due posizioni rispetto al 2019. Pur ospitando solo lo 0,3% della popolazione mondiale, l’Australia rappresenta l’1,7% dell’economia globale. Nel 2024 il Pil sarà di circa 1.619 miliardi di euro, leggermente in calo rispetto ai 1.625 miliardi di euro del 2023.
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