
PMI manifatturiero a gennaio negli Usa rivisto a 50,7 punti. In calo gli stoccaggi gas
Si conferma in espansione la manifattura negli Usa. Il PMi, elaborato da S&P Global, si è portato a 50,7 punti a gennaio nella lettura definitiva, contro i 49,7 di dicembre. Si tratta di una revisione al rialzo rispetto ai 50,3 della stima preliminare e attesi dal consensus. Il dato supera quindi la soglia critica dei 50 punti che fa da spartiacque tra contrazione (valori al di sotto) ed epsansione (valori al di sopra).
«L’ottimismo delle imprese per l’anno a venire è salito ai massimi dall’inizio del 2022 grazie a un aumento della domanda – ha commentato Chris Williamson, Chief Business Economis presso S&P Global Market Intelligence. – I nuovi ordini stanno aumentando a un ritmo mai visto da oltre un anno e mezzo, con un miglioramento particolarmente marcato per i beni di consumo poiché le famiglie beneficiano di segnali di allentamento dell’inflazione e di condizioni finanziarie più accomodanti. Anche le fabbriche stanno mostrando segnali di rifornimento, con alcune aziende che acquistano più input per sostenere una maggiore produzione nei prossimi mesi».
Sempre a gennaio l’Ism manifatturiero si è attestato a 49,1 punti dai 47,1 del mese precedente, risultando anche superiori alle attese degli analisti che stimavano un aumento fino a 47,2 punti. Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini sale a 52,5 punti da 47,0, mentre quella sull’occupazione scende a 47,1 da 47,5 e la componente relativa ai prezzi migliora a 52,9 da 45,2 punti.
Secondo l‘Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 26 gennaio 2024 sono risultati in calo di 197 BCF.
Stamattina sono usciti i Pmi anche dell’Eurozona.
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