
Previsto aumento dei ricavi nel 2024
7,7 miliardi di euro: a tanto ammonta l’utile netto che Intesa Sanpaolo ha registrato nel 2023. Un dato in crescita del 76,4% da 4.379 milioni del 2022. Gli interessi netti sono stati pari a 14.646 milioni di euro, +54,2% su base annua, mentre le commissioni nette sono pari a 8.558 milioni di euro, in diminuzione del 4% rispetto ai 8.919 milioni del 2022.
I proventi operativi netti sono saliti del 17,2% rispetto al 2022, a fronte di un aumento dei costi operativi pari a +3,6% su base annua. Lo stock di crediti deteriorati a fine dicembre diminuisce del 9,7% a livello tendenziale.
Il dividendo per azione complessivo proposto per il 2023 è pari a 29,60 centesimi di euro, quasi doppio rispetto a 16,39 centesimi corrisposti per il 2022. Novità anche dal fronte dei buyback azionari. Intesa SanPaolo ha reso nota infatti l’ intenzione di lanciare un buyback pari a circa 55 centesimi di punto di Common Equity Tier 1 Ratio da avviare a giugno 2024, a condizione che la Bce e l’assemblea degli azionisti diano il loro consenso.
Per il 2024 la banca numero uno in Italia prevede una solida crescita dei ricavi, trainata da un ulteriore aumento dagli interessi netti e da un incremento delle commissioni nette.
«Il 2023 è stato il migliore anno di sempre per Intesa Sanpaolo che nel secondo anno di realizzazione del Piano d’Impresa ha superato gli obiettivi previsti a fine 2025 – ha dichiarato l’ad Carlo Messina. – Nel 2024 proseguiremo nel disegnare le nuove strategie di leader europeo, mantenendo l’impegno verso il più importante progetto per la coesione sociale nel Paese, con rilevante beneficio per tutti gli stakeholder. La nostra banca risulta la prima in Europa quanto a dividend yield. E’ da sottolineare che circa il 40% dei dividendi è destinato alle famiglie italiane e alla Fondazioni nostre azioniste, consentendo importanti interventi di carattere sociale nei territori di appartenenza. Il credito a medio e lungo termine erogato in Italia nel 2023 supera i 40 miliardi di euro; le aziende da noi sostenute nel ritorno da temporanee difficolta’ alla normale operatività sono 3.600 nei dodici mesi, con beneficio nella salvaguardia dei posti di lavoro».
FOTO: SHUTTERSTOCK