Arrivano notizie poco incoraggianti sul fronte economico cinese. Fitch ha tagliato l’outlook sulla crescita del Pil prevista per questo anno dal +4,6% al +4,5%, motivando il downgrade con la previsione di un nuovo calo significativo, nel corso del 2024, delle vendite di case, a conferma che la crisi immobiliare è ancora in atto e rischia di continuare a frenare la crescita.
L’agenzia ha inoltre citato l’aumento delle pressioni deflazionistiche sull’economia cinese.
Intanto Pechino sta cercando di incoraggiare i consumatori e le imprese a sostituire vecchi macchinari e beni, mettendo in atto i progetti di rinnovamento delle attrezzature che possono ricevere sostegno dal bilancio del governo centrale insieme ad agevolazioni fiscali e prestiti mirati da parte delle banche, secondo quanto ha spiegato il Consiglio di Stato cinese. In particolare il piano mira ad aumentare la spesa in settori come l’industria, l’agricoltura, i trasporti, l’istruzione e la sanità di almeno il 25% entro il 2027 rispetto allo scorso anno, come ha affermato in una dichiarazione separata la principale agenzia di pianificazione economica.
Il tutto con l’unico obiettivo di confermare le attese di una crescita economica di circa il 5% quest’anno. Si tratta dello stesso target che era stato annunciato per il 2023 ma sarà più difficile da raggiungere in quanto la ripresa post-COVID sta perdendo slancio a causa della debole domanda interna e di una scarsa fiducia tra imprese e consumatori.