L’occasione è quella dell’apertura della Riunione ministeriale dell’Organizzazione internazionale della Vigna e del Vino per poter parlare ancora di agricoltura, un tema che al governo Meloni sta molto a cuore e come ha confermato nel suo ultimo intervento il premier “è al centro dell’azione dell’esecutivo“.
«Fin dal nostro insediamento abbiamo lavorato per proteggere questo asset strategico, per renderlo più forte, più sostenibile, più innovativo – afferma il presidente del Consiglio Giorgia Meloni – Abbiamo rimesso al centro l’agricoltura, siamo impegnati per garantire che gli agricoltori vedano riconosciuto il giusto prezzo per quello che producono, scegliendo di contrastare le contraffazioni e la concorrenza sleale, stiamo investendo con convinzione nelle giovani generazioni, nella continuità, perché è dai nostri ragazzi che passa il futuro della nostra agricoltura – ha ricordato il premier – Priorità che l’Italia, membro fondatore dell’Oiv, porterà anche nel documento che discuterete in questi giorni e che contribuirà a costruire un futuro sostenibile per il mondo del vino», ha concluso.
«Il nostro settore vitivinicolo è uno dei comparti produttivi d’eccellenza del sistema nazionale, uno dei simboli del Made in Italy riconosciuto e riconosciuti nel mondo – ha aggiunto il premier Meloni – Mi auguro che, lungo questa tre giorni, tra la Franciacorta e Verona, avrete modo di capire quanto il vino sia per noi italiani importante, quanto la nostra cultura enologica sia un pezzo insostituibile del nostro patrimonio. Perché per noi il vino è sostanzialmente identità».
Il presidente del Consiglio ha evidenziato quanto il vino sia celebrato nei quadri, nell’arte, nelle poesie, nella letteratura. «Ma anche è sinonimo di una cura del territorio, del nostro meraviglioso paesaggio», ha concluso Meloni.