Nonostante la crisi dei prezzi, il comparto del caffè, in particolare quello torrefatto resta ancora il quarto prodotto agroalimentare italiano più esportato. Un prodotto che non è solo un simbolo (ed in molti casi anche un vero e proprio rito sociale) ma anche una tradizione come il caffè sospeso molto famoso a Napoli oppure l’altrettanto famoso caffè freddo in granita. Nel 2023 il giro d’affari è stato pari a 2,259 miliardi di euro con un aumento pari a +6,8% rispetto all’anno precedente e un volume pari a oltre 285 mila tonnellate. Nello specifico il quarto trimestre è stato particolarmente positivo grazie ad una crescita sia in valore (+7,3%) sia in volume.
«Da oltre 400 anni la storia del caffè si lega con quella dell’Italia, accompagnando il nostro Paese verso il futuro. – ha dichiarato Michele Monzini, presidente di Consorzio Promozione Caffè – Grazie alla maestria dei nostri torrefattori e alla passione dei nostri baristi, il caffè italiano continua a rappresentare un’icona del nostro saper fare, un riconoscimento che ci ispira a lavorare sempre di più per portare questo rito verso nuove vette di eccellenza».