Era attesa la decisione se porre il voto di fiducia sul Dl Superbonus e il governo ha detto che chiederà la fiducia. A confermarlo è il capogruppo del M5S Stefano Patuanelli al termine della Conferenza dei Capigruppo che si è appena conclusa a Palazzo Madama.
La questione di fiducia verrà posta alla fine della discussione generale che comincerà in Aula alle 15.
«Lo stesso governo – aggiunge patuanelli – ha detto che metteranno la fiducia per una questione politica interna alla maggioranza visto che noi avevamo annunciato come opposizione la presentazione di pochissimi emendamenti».
Intanto per quanto riguarda il Superbonus l’Abi vede elementi negativi nella retroattività dell’emendamento del governo che “ha solo parzialmente chiarito la tematica rispetto ad anticipazioni dei giorni precedenti“.
«Per le banche sarebbe impossibile compensare i crediti d’imposta acquistati, incidendo negativamente sulla loro capacità di acquistare ulteriori crediti – si legge in una nota secondo cui il comitato esecutivo dell’Associazione, riunito a Milano ha approvato un documento all’unanimità, dove sottolinea che – dovrebbero essere rivisti i piani di acquisto con riflessi negativi per le imprese che non riuscissero a cedere tali crediti».
In mattinata è arrivato il via libera della commissione Finanze del Senato al decreto Superbonus. La commissione si è riunita alle 10 e ha votato il mandato al relatore, Giorgio Salvitti, a riferire in Aula.
Non ha partecipato alla seduta Forza Italia, né col senatore Claudio Lotito, né con un sostituto. E’ possibile che il governo ponga la fiducia ed è stata convocata una capigruppo alle 12 che stabilirà il calendario dei lavori. Il voto finale di Palazzo Madama è atteso tra oggi e domani. Il testo, che deve poi passare in seconda lettura alle Camera, scade il 28 maggio.
Frena la corsa al rialzo degli oneri del Superbonus. Al 30 aprile 2024 sale a 122,643 miliardi di euro (122,24 miliardi al 31 marzo) l’onere a carico dello Stato per il Superbonus relativo alle detrazioni maturate per i lavori conclusi. A renderlo noto è Enea nel resoconto mensile indicando che ammonta a 117,588 miliardi il totale degli investimenti ammessi a detrazione e a 112,025 miliardi il totale degli investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione.