La banca centrale di Taiwan ha lasciato il tasso di sconto di riferimento al 2%, esattamente come marzo e come previsto dagli analisti. Si tratta del livello più alto dal 2008. La mossa sottolinea la continua incertezza di Taiwan, alle prese con costi più elevati che si estendono oltre i suoi confini. La sua economia dipendente dalle esportazioni sta ricevendo un impulso dalla domanda globale di chip per computer, in particolare dal boom dell’intelligenza artificiale.
L’ente ha alzato la sua stima di crescita economica per il 2024 al 3,77% rispetto alla previsione del 3,22% di marzo. Nel 2023 l’economia è cresciuta al ritmo più lento degli ultimi 14 anni. La banca centrale ha anche ridotto la previsione dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) per quest’anno al 2,12% da una precedente previsione del 2,16%. A maggio il dato è aumentato del 2,24%, leggermente superiore alle previsioni e anche all’1,95% registrato ad aprile, e si prevede un ulteriore aumento a giugno a causa delle piogge che influiscono sui prezzi degli alimenti.