Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha rese note ulteriori restrizioni per le aziende USA in Cina. Si tratta di un progetto per vietare o richiedere informazioni specifiche su investimenti fatti da aziende statunitensi in Cina nel settore dell’intelligenza artificiale e in altri rami della tecnologia come quello dei semiconduttori, della microelettronica e dell’informatica quantistica, per motivi di sicurezza nazionale.
In realtà le regole sarebbero un aggiornamento di alcune disposizioni firmate dal presidente USA Joe Biden in agosto e riguarda come detto, la Cina, Macao e Hong Kong, ma i funzionari statunitensi hanno affermato che potrebbe essere ampliato in seguito.
L’obiettivo è impedire che i fondi statunitensi aiutino la Cina a sviluppare le proprie capacità in quelle aree che poi verrebbero sfruttate per potenziare le sue forze armate.
«Questa norma proposta fa aumentare il livello della nostra sicurezza nazionale impedendo che i numerosi benefici che alcuni investimenti statunitensi forniscono – oltre al semplice capitale – sostengano lo sviluppo di tecnologie sensibili in paesi che potrebbero utilizzarle per minacciare la nostra sicurezza nazionale» ha dichiarato Paul Rosen, sottosegretario al Tesoro per la sicurezza degli investimenti.
Le norme proposte vieterebbero le transazioni nell’intelligenza artificiale per determinati usi finali e coinvolgerebbero sistemi addestrati a utilizzare una quantità specifica di potenza di calcolo, ma richiederebbero anche la notifica delle transazioni relative allo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale o semiconduttori non altrimenti vietati.