La Banca del Canada taglia nuovamente i tassi di 25 punti base per il secondo mese consecutivo portandolo al 4,5%, preoccupata per la bassa crescita. Ha anche riferito che saranno probabili altri tagli se l’inflazione continuerà a raffreddarsi in linea con le previsioni, ribadendo che dovrebbe tornare in modo sostenibile al suo obiettivo del 2% nella seconda metà del 2025.
I prezzi al consumo a giugno sono scesi al 2,7% e anche le misure core dell’inflazione, attentamente monitorate dalla banca, sono diminuite marginalmente. Nel suo Rapporto trimestrale di politica monetaria ha previsto un’inflazione complessiva del 2,6% quest’anno e del 2,4% l’anno prossimo.
La banca ha anche ridotto la sua previsione di crescita per il 2024 ad un poco brillante 1,2% rispetto all’1,5% previsto ad aprile, in parte perché le famiglie stanno accantonando più denaro per pagare i debiti e hanno meno da spendere in beni discrezionali. La crescita annualizzata del primo trimestre è stata solo dell’1,7%, molto al di sotto delle previsioni di aprile della banca, che prevedevano un 2,8%.
La banca ha affermato che la crescita aumenterà nel secondo semestre, guidata da esportazioni più forti e da una ripresa della spesa delle famiglie, grazie all’alleggerimento dei costi di finanziamento. Prevede una crescita del 2,1% nel 2025, rivista dal 2,2% di aprile, e vede il 2,6% nel 2026.