La domanda stabile di snack in Nord America permette a Kellanova di alzare le previsioni per il 2024 su vendite e profitti organici. I consumatori, infatti, non sembrano essersi spaventati per i prezzi rialzati su alcuni prodotti.
L’azienda, che in precedenza aveva in produzione anche i marchio Kellogg, è stata scorporata dall’unità di cereali per riuscire ad ottimizzare il risultato su ciascuna delle divisioni.
In aumento anche l’utile operativo del 21% che in America Latina è diventato 25% mentre le vendite nette in Europa hanno registrato un calo dell’1% rispetto all’anno scorso.
Kellanova ha registrato un fatturato netto di 3,19 miliardi di dollari nei tre mesi conclusi il 29 giugno, superando le aspettative degli analisti