Il vicepresidente della Bce Luis De Guindos, durante un evento a Madrid, ha detto che la banca centrale tiene tutte le opzioni aperte riguardo alle sue prossime decisioni sui tassi di interesse, ribadendo che bisogna muoversi sulla base dei dati macro in arrivo di volta in volta.
In particolare il banchiere ha osservato che l’istituto centrale prevede un rallentamento dell’inflazione a settembre ma un rimbalzo nel quarto trimestre dell’anno. I prezzi sono visti convergere intorno al target del 2% verso la fine del 2025. Secondo lui quel che preoccupa al momento sono in particolare le tensioni sull’inflazione dei servizi.
De Guindos ha aggiunto di aspettarsi che il bilancio Bce si riduca di 40 miliardi di euro al mese dato che la liquidità sul mercato sta diminuendo.
Ricordiamo che la scorsa settimana la Bce ha annunciato oggi di aver tagliato i tassi dello 0,25%, una mossa ampiamente attesa e data per scontata dal mercato. Il tasso di interesse chiave della BCE, che contribuisce a stabilire il prezzo di tutti i tipi di prestiti e mutui in tutta l’Unione, è ora al 3,5%, in calo rispetto al precedente 3,75%. Le modifiche entreranno in vigore il 18 settembre 2024.