Samsung Electronics continua a licenziare. Il colosso tecnologico sudcoreano sta mandando a casa molti lavoratori nel sud-est asiatico, in Australia e in Nuova Zelanda, nell’ambito di un piano di riduzione del personale globale.
Bloomberg riferisce che il problema maggiore risiede nelle sfide che il più grande produttore di chip di memoria al mondo deve affrontare in aree chiave, tra cui l’AI.
Samsung dava lavoro a 267.800 persone alla fine del 2023 e oltre la metà dei dipendenti erano impiegati al di fuori della Corea del Sud.
Ad inizio settembre la società aveva annunciato di ridurre la sua forza lavoro, prevedendo di tagliare 130 posizioni nelle sue attività in Cina, ovvero circa l’8% del suo personale di vendita nel Paese.