La Cina si è impegnata ad aumentare significativamente il debito per rilanciare la sua economia in difficoltà, lasciando però gli investitori a chiedersi quale sia l’entità complessiva del pacchetto di stimolo, un dettaglio fondamentale per valutare la longevità del recente rally del mercato azionario.
Il ministro delle Finanze Lan Foan ha dichiarato in una conferenza stampa che Pechino aiuterà gli enti locali ad affrontare i loro problemi di debito, offrirà sussidi alle persone con redditi bassi, sosterrà il mercato immobiliare e ricostituirà il capitale delle banche statali, tra le altre misure.
Sono tutte misure che gli investitori hanno sollecitato alla Cina, mentre la seconda economia mondiale perde slancio e fatica a superare le pressioni deflazionistiche e a rafforzare la fiducia dei consumatori nel contesto di una brusca flessione del mercato immobiliare.
Ma l’omissione da parte di Lan di una cifra in dollari per il pacchetto probabilmente prolungherà l’attesa nervosa degli investitori per una roadmap politica più chiara fino alla prossima riunione della legislatura cinese di approvazione automatica, che approva l’emissione di debito extra.
Negli ultimi mesi, una vasta gamma di dati economici ha deluso le previsioni, alimentando la preoccupazione tra economisti e investitori che l’obiettivo di crescita del governo di circa il 5% per quest’anno sia a rischio e che possa essere in atto un rallentamento strutturale a lungo termine.
Si prevede che i dati di settembre, che saranno pubblicati la prossima settimana, mostreranno un’ulteriore debolezza, ma i funzionari hanno espresso piena fiducia che l’obiettivo del 2024 sarà raggiunto.
I nuovi stimoli fiscali sono stati oggetto di intense speculazioni nei mercati finanziari globali dopo che una riunione di settembre dei massimi dirigenti del Partito Comunista, il Politburo, ha evidenziato un crescente senso di urgenza per quanto riguarda l’economia.
Misure stimolo anche dalle banche cinesi, che taglieranno i tassi sui mutui esistenti già a partire dal 25 ottobre, in linea con le richieste della Banca centrale (Pboc) per ridurre la pressione sulle famiglie.
Ad eccezione dei secondi mutui ipotecari a Pechino, Shanghai, Shenzhen e in alcune altre regioni, i tassi di interesse su tutti gli altri saranno adeguati” a non meno di 30 punti base al di sotto del tasso di prestito primario della Pboc, ha riferito il network statale Cctv.
La notizia è maturata nell’imminenza del briefing del ministro delle Finanze, Lan Fo’an, sugli aggiustamenti significativi della politica fiscale per favorire la ripresa economica.
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