Dati allarmanti emergono dall’ultimo rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia 2024 diffuso oggi da Caritas italiana, in occasione dell’VIII Giornata mondiale dei poveri voluta da papa Francesco. Nel nostro Paese una persona su 10 vive in condizione di povertà assoluta, una cifra record che non accenna a diminuire. Basti pensare che negli ultimi dieci anni l’aumento è stato ininterrotto, passando dal 6,9% della popolazione nel 2014 al 9,7% del 2023, pari a 5 milioni 694 mila poveri assoluti (2 milioni e 217 mila famiglie, l’8,4% dei nuclei).
Il 28esimo rapporto mette in luce due criticità importanti: ovvero un allarme settentrionale ed uno minorile. Il dato sulla povertà minorile di 1 milione 295 mila bambini poveri (il 13,8%) è ai massimi storici. In questi dieci anni sono raddoppiate anche le famiglie povere residenti al Nord (+97,2%), passando da 506mila nuclei familiari a quasi un milione. Se si guarda al resto del Paese la crescita è stata molto più contenuta, +28,6% nelle aree del Centro e +12,1% in quelle del Mezzogiorno. L’incidenza percentuale continua a essere ancora più pronunciata nel Mezzogiorno (12% a fronte dell’8,9% del Nord), anche se la distanza appare molto assottigliatavisto che nove anni fa la quota di poveri nelle aree del Meridione era più che doppia rispetto al Nord: 9,6% contro il 4,2%.
Continua a crescere in modo preoccupante la povertà tra chi lavora. Complessivamente tocca l’8% degli occupati (era il 7,7% nel 2022) anche se tra dirigenti, quadri o impiegati scende al 2,8%, mentre sale al 16,5% tra operai o assimilati (era il 14,7% del 2022).
A fronte di questa situazione desolante la Caritas registra inoltre il dimezzamento delle persone raggiunte dalle due nuove misure nazionali di sostegno alla povertà che hanno sostituito il Reddito di cittadinanza: ricevono l’Assegno di inclusione (Adi) 697.640 nuclei familiari, ma sono rimaste senza supporto 331.000 famiglie, molte delle quali residenti al Nord, in affitto o nuclei monocomponenti.
La richiesta della Caritas è quindi precisa: ripristinare “un sistema di sostegno universale e continuativo che eviti l’esclusione delle tante persone in povertà assoluta” in Italia.