La Cina segna un surplus commerciale a novembre di 97,44 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 69,45 miliardi dello stesso mese del 2023 e ai 95 miliardi attesi dagli analisti.
Il saldo, ha riferito l’Amministrazione generale delle Dogane cinesi, è il più ampio da giugno e beneficia della spinta dell’export a +6,7% (quasi dimezzando il +12,7% di ottobre) malgrado abbia mancato le attese degli analisti a +8,5%.
L’import, al contrario, scivola a sorpresa a -3,9% dopo il -2,3% di ottobre e mancando le previsioni di un frazionale rialzo a +0,3%.
Questa volta gli aumenti dei dazi doganali statunitensi rappresentano una minaccia ancora più grande per la Cina, poiché le esportazioni dell’economia da 19 trilioni di dollari sono uno dei principali motori della sua crescita, mentre la fiducia delle famiglie e delle imprese è intaccata da una prolungata crisi immobiliare.
Si prevede che questa settimana i massimi responsabili politici si incontreranno per definire gli obiettivi chiave e le intenzioni politiche per il prossimo anno.
Gli investitori attenderanno con ansia dichiarazioni che suggeriscano che Pechino darà priorità al settore dei consumi nelle sue politiche, dopo essersi concentrata quest’anno soprattutto sul potenziamento del suo settore manifatturiero, dipendente dalle esportazioni.