La produzione industriale cinese supera le previsioni a novembre, mentre la crescita delle vendite al dettaglio rallenta. I dati contrastanti sottolineano quanto sarà difficile per i leader cinesi avviare una ripresa economica duratura nel 2025, quando le relazioni commerciali con il più grande mercato di esportazione della Cina, ovvero gli Usa, potrebbero peggiorare.
Nello specifico i dati diffusi oggi dall’Ufficio nazionale di statistica (NBS) mostrano che la produzione industriale cinese è cresciuta del 5,4% a novembre rispetto all’anno precedente, superando le aspettative di un aumento del 5,3% in un sondaggio Reuters.
Le vendite al dettaglio, un indicatore dei consumi, sono cresciute al ritmo più debole in tre mesi, al 3% il mese scorso, molto più lentamente di un aumento del 4,8% registrato in ottobre. Gli analisti avevano previsto un’espansione del 4,6%.
Anche gli investimenti in attività fisse sono aumentati a un ritmo più lento del 3,3% nel periodo gennaio-novembre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, rispetto a un aumento previsto del 3,4%. Sono cresciuti del 3,4% nel periodo gennaio-ottobre.
Gli investimenti immobiliari in Cina sono diminuiti del 10,4% nei primi undici mesi del 2024 rispetto all’anno precedente, dopo essere scesi del 10,3% tra gennaio e ottobre.
Le vendite immobiliari per superficie coperta nel periodo gennaio-novembre sono diminuite del 14,3% rispetto all’anno precedente, rispetto al calo del 15,8% registrato nel periodo gennaio-ottobre. L’avvio di nuove costruzioni, misurato in base alla superficie coperta, è diminuito del 23,0% su base annua, dopo un calo del 22,6% nei primi 10 mesi.
A novembre i prezzi delle case in Cina sono scesi al ritmo più lento degli ultimi 17 mesi. Il dato è diminuito dello 0,1% a novembre rispetto al mese precedente, il calo più lento da giugno dell’anno scorso. A ottobre i prezzi sono scesi dello 0,5% rispetto al mese precedente.
Su base annua i prezzi delle case nuove sono scesi del 5,7% dopo il calo del 5,9% registrato il mese precedente.
Le città più grandi, tra cui Pechino e Shanghai, hanno implementato agevolazioni fiscali per stimolare la domanda di abitazioni.
Il tasso di disoccupazione urbano della Cina è stato del 5,0% a novembre, invariato rispetto a ottobre.
Nei primi 11 mesi del 2024 il tasso di disoccupazione urbano è stato del 5,1%, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto all’anno precedente.