L’estate romana si è accesa sotto i riflettori del padel internazionale. Dal 8 al 15 giugno 2025, il Foro Italico ha ospitato il BNL Italy Major Premier Padel, uno dei quattro tornei “Major” del circuito globale, accanto a Doha, Parigi e Acapulco. E se a prima vista è solo sport e spettacolo, dietro le quinte questo evento racconta molto di più: una storia di investimenti, espansione economica e trasformazione urbana.
Con oltre 240 atleti da tutto il mondo e 118 match in programma, l’evento ha generato ricadute concrete su accoglienza, infrastrutture, turismo e mercato immobiliare sportivo. Il padel, ormai, è più di uno sport: è un asset economico.
Numeri alla mano: un business da miliardi
Secondo il Global Padel Report 2024 redatto da Playtomic e PwC, il settore ha registrato una crescita globale del +27% solo nell’ultimo anno, con una proiezione di 6 miliardi di euro di fatturato entro il 2026. Oggi il giro d’affari è stimato attorno a:
- 1,2 miliardi di euro dai club
- 550 milioni dal retail (racchette, abbigliamento, scarpe e accessori)
- 200 milioni da costruzione campi
- 50 milioni da eventi professionistici
L’Italia è in seconda posizione mondiale per numero di campi, con oltre 9.700 strutture, dietro solo alla Spagna (17.000), ma davanti all’Argentina (7.000). La crescita in Italia è trainata in particolare da Roma, che gioca un ruolo chiave nello sviluppo del padel nel Paese.
Ex calciatori e padel: dal dribbling alla bandeja (e al business)
Se c’è un dato curioso (ma molto indicativo) della padel-mania italiana, è il coinvolgimento massiccio di ex calciatori, oggi spesso in campo con la racchetta o, più spesso, dietro la reception di un club che hanno appena aperto.
Francesco Totti, tanto per citarne uno, non solo gioca regolarmente, ma ha anche investito in strutture dedicate. Seguono a ruota altri ex big come Christian Vieri, Antonio Cassano, Alessandro Nesta, Daniele De Rossi e Stefano Fiore, tutti impegnati tra tornei esibizione, sponsorizzazioni e club aperti in varie zone d’Italia.
In chiave economica, diversi ex campioni hanno fiutato l’occasione: la rendita di un campo da padel ben posizionato può generare fino a 60.000 euro l’anno di utili netti, con una spesa di costruzione media tra i 15.000 e i 25.000 euro per campo, a seconda delle finiture. Un ritorno sull’investimento che neanche una tripletta in finale di Champions League.
Roma Nord, già epicentro del glamour calcistico della Capitale, è diventata anche l’epicentro del “padel lifestyle” ex calciator-centrico: le zone di Ponte Milvio e Cassia ospitano circoli dove, tra una bandeja e un selfie, capita di incrociare ex bomber, influencer e imprenditori digitali.
Roma Nord: il quadrante dove il padel vale oro
Il boom del padel ha avuto un impatto significativo su Roma Nord, da sempre uno dei quadranti più “in” della Capitale. Zone come Fleming, Vigna Clara, Cassia, Tor di Quinto e Ponte Milvio hanno visto una vera e propria corsa all’apertura di circoli sportivi privati e club esclusivi.
Secondo un’indagine del 2024 condotta da Osservatorio Sportivo Capitolino, oltre il 30% dei nuovi campi romani è stato inaugurato proprio nel quadrante nord della città, con un’accelerazione post-pandemia legata alla domanda di sport all’aperto in ambienti premium.
Alcuni dati:
- Il quartiere Tor di Quinto ospita oltre 50 campi distribuiti tra club pubblici e privati.
- In zona Cassia/Grottarossa, l’aumento di strutture è stato del +45% rispetto al 2022.
- A Fleming, le prenotazioni premium raggiungono i 50€/ora a coppia, con servizi deluxe inclusi (personal trainer, spogliatoi privati, lounge-bar).
Italia protagonista anche in campo (e con un’icona del tennis)
Sul fronte agonistico, ha portato applausi ed entusiasmo la partecipazione della storica tennista Sara Errani, passata alla “racchetta corta” con una wild card. La presenza della campionessa ha decretato anche il passaggio chiave nella carriera di Sara sempre più vicina al padel e lontana un passo in più dal tennis, ai livelli più competitivi.
Riassumendo, invece, Gemma Triay è stata di nuovo – anche secondo il ranking – la miglior giocatrice del mondo, mentre Galan e Chingotto sono finalmente riusciti a rompere l’incantesimo Tapia/Coello, in una splendida alternanza grazie a una finale che ha riempito il Foro Olimpico.
Roma ha costituito comunque una piccola sorpresa perché ha sancito la vittoria di Ale Galan e Federico Chingotto contro Agustin Tapia e Arturo Coello, in quel Foro Italico dove li avevano battuti in finale già nel 2024. Al BNL Italy Major, si conferma anche la supremazia di Gemma Triay in coppia con Delfi Brea superate Ari Sanchez e Paula Josemaria. La spagnola si è presa anche un premio di MVP del torneo femminile meritatissimo alla luce della finale. Così è tornata al comando della classifica mondiale a quasi 33 anni che compirà il 28 giugno.
In campo anche i top player Tapia-Coello e Triay-Brea, oltre agli italiani Marco Cassetta, Carolina Orsi e Giorgia Marchetti.
L’Italia è oggi uno dei pochi Paesi europei con rappresentanti fissi nei principali circuiti internazionali: Premier Padel e CUPRA FIP Tour, quest’ultimo cresciuto da 6 eventi nel 2019 a 195 nel 2025.
Il padel conquista il mondo (e guarda ai Giochi Olimpici)
Il padel è praticato oggi in 150 paesi e ha triplicato il numero di federazioni affiliate alla Federazione Internazionale Padel (FIP) in soli cinque anni (da 32 a 87). Il numero di giocatori globali ha superato quota 30 milioni, con un aumento del 275% rispetto al 2018.
In Europa si concentrano circa 60% dei praticanti, con una presenza molto forte in Italia, Spagna, Francia e Olanda. Roma si posiziona come uno dei poli sportivi urbani più avanzati, con un sistema di club, eventi e formazione che cresce anno su anno.
Da passatempo da dopolavoro a business olimpionico
Da passatempo preferito nei centri estivi aziendali, a polo sportivo professionale e imprenditoriale di alto livello, il padel oggi muove miliardi. Roma, con il suo Foro Italico e la sua rete di club esclusivi (spesso calcisticamente ispirati), è diventata un laboratorio economico dello sport del futuro.
E se un tempo si diceva che “il calcio è una religione”, forse oggi vale anche per il padel. Almeno a Roma Nord. Amen (con racchetta in mano).